Gran brutta notizia quella che ci è giunta di prima mattina il 17 settembre.Vincenzo, il Lupo dominante del branco che ha come areale il nostro Parco del Taro, è morto a seguito di una collisione con un'auto nei pressi di Collecchio (PR).
Vincenzo era un maschio possente e maturo che seguivamo da anni anche grazie a Io Non Ho Paora del Lupo. La morte del maschio dominante è sempre un trauma per il branco, ma siamo certi che riuscirà a trovare nuovi equilibri al proprio interno ed a crescere, con l'aiuto di tutto il nucleo, i cuccioli di quest'anno.
Gli incidenti stradali sono spesso causa di ferimenti e morte di lupi, soprattutto nelle aree intensamente antropizzate.
Proprio il branco del Parco del Taro ha visto morire per questa causa ben tre dei sui membri nell'ultimo anno e mezzo.
Il lupo si è trovato ad attraversare, con ogni probabilità correndo, una strada particolarmente trafficata. L'impatto è stato laterale e l'animale è morto quasi sul colpo Anche l'auto ha riportato diversi danni nell'impatto.
Sia il conducente coinvolto nell'incidente che altri automobilisti hanno prontamente chiamato la polizia municipale e i Guardiaparco. L'areale scelto dal branco si trova in un'area pianeggiate-collinare ad intensissima presenza umana e di infrastrutture di comunicazione (strade statali, provinciali, autostrada, ferrovia).
La ricolonizzazione che il lupo ha operato negli ultimi decenni a partire dalla catena appenninica ha ora interessato aree di pianura prossime alle città.
L'Italia è un Paese piuttosto piccolo e densamente popolato, non ci sono spazi immensi lasciati alla natura selvaggia. Anche i Parchi Nazionali italiani, sicuramente più grandi dei Parchi Regionali, sono ben lontani dall'immaginario wilderness di Yellowstone (9.000 kmq) e Yosemite (3.000 kmq) in USA o del Serengeti (15.000 kmq) e Kruger (20.000 kmq) in Africa.
Il Parco Regionale del Taro, dove vive il branco di Vincenzo, ha una superficie di 20 kmq. I Parchi naturali italiani non sono aree chiuse o recintate e gli animali si trovano in libertà a muoversi in spazi spesso ridotti e antropizzati. Alcuni incidenti derivanti dall'interazione uomo-animali selvatici è da mettere in qualche modo in conto nella gestione delle nostre Aree Protette.
Sicuramente non accettabili sono invece i comportamenti dolosi e deliberati come gli atti di bracconaggio e gli avvelenamenti.
Per conoscere la storia di Vincenzo e del suo branco potete vedere i video sul nostro canale YouTube. https://youtu.be/FbV1ywG7RNo https://youtu.be/6ZTZbWzJeuI https://youtu.be/TbyDq1TOuOwFoto di Emanuele Fior