Con la conferenza stampa finale del ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e del presidente di Cop26 Alok Sharma si è chiusa la PreCop26 e, con essa, le cinque giornate milanesi che hanno prima visto protagonisti i giovani di tutto il mondo e, successivamente, i negoziati che hanno indicato la strada per #Cop26 a Glasgow, tra esattamente un mese.
I rappresentanti dei 50 paesi presenti, decine tra ministri e special envoy, hanno lavorato intensamente in diverse sessioni dedicate a temi cruciali, dalla finanza sostenibile alla trasparenza dei dati, concordano sulla necessità di aumentare gli impegni di decarbonizzazione presi nell'ambito degli Accordi di Parigi sul clima.
"Dobbiamo evitare di arrivare ad un ulteriore surriscaldamento della temperatura - ha detto il ministro per la transizione ecologica Cingolani - Sappiamo tutti, compresi i Cinesi, che non superare l'aumento di 1,5 gradi è fondamentale. Sono fiducioso perché la comunità internazionale è consapevole del pericolo, tutti sono sensibilizzati". "Non c'è alcun futuro per gli investimenti sui combustibili fossili", ha poi aggiunto il ministro spiegando che "la transizione implica che per un certo lasso di tempo ci sarà coesistenza tra rinnovabili e fossili, ma la strada è ben chiara". Per il presidente di Cop26 Alok Sharma, "la discussione è stata estremamente costruttiva perché è stata avvertita l'urgenza di agire prima. I messaggi fondamentali che sono emersi dalla conferenza e che tutti hanno riconosciuto è che Cop 26 sarà fondamentale per il prossimo decennio, che occorre aumentare gli Ndc (Nationally Determined Contributions) e garantire il fondo per il clima da 100 miliardi di dollari ai paesi in via di sviluppo". Il ministro Cingolani ha proposto che Youth4Climate, l'evento con 400 giovani da tutto il mondo che ha preceduto la pre-Cop di MIlano, diventi periodico per coinvolgere i giovani nei processi decisionali. Il Ministero per la Transizione ecologica ha deciso di calcolare le emissioni di gas serra delle giornate milanesi e compensarne l'impatto con la piantumazione di nuovi alberi.