Il Parco del Taro ha "ospitato" di recente uno dei protagonisti del Progetto Falco pescatore. Si tratta di Infiernillo, nato nel 2020 presso la Riserva Naturale Diaccia Botrona nel sud della Toscana.
Il progetto ha permesso il ritorno della specie come nidificante nel nostro paese dopo oltre 40 anni dall'ultima riproduzione.
Il giovane maschio dopo aver passato l'inverno in Sicilia, si è trasferito a nord, seguendo la rotta del fiume Magra e quindi del fiume Taro, scendendo dagli appennini verso la pianura, per fermarsi diversi giorni nel cuore del nostro Parco del Taro.
Le indicazioni del gps di di cui è dotato, che invia ai gestori del progetto, hanno rivelato che ha frequentato oltre all'asta fluviale, anche la zone dei laghi di Medesano e l'area naturalistica di Chiesuole https://bit.ly/chiesuole_info, fermandosi a dormire sui boschetti ripariali a fronte fiume.
I nostri tecnici hanno monitorato l'attività di Infiernillo e con l'ausilio del volontario e bravo fotografo Giuliano Gerra è stata scattata questa foto che ritrae il falco pescatore mentre sorvola il fiume alla ricerca di un pesce. Da notare la colorazione particolarmente chiara.
Ora Infiernillo è già lontano, direzione Parco Delta Po Emilia-Romagna, alla ricerca magari di un cefalo da gustare.
Foto Giuliano Gerra