Si apre con la giornata dedicata alle api un'ideale Settimana della Natura che vede la nostra biodiversità e il nostro ambiente protagonisti. Una Settimana ancora più importante, quest'anno, dopo l'inserimento della tutela dell'ambiente nella nostra Costituzione e che il ministero della Transizione ecologica vuole ricordare per accendere i riflettori sul nostro inestimabile patrimonio, da tutelare e valorizzare.
Si inizia domani con la Giornata mondiale delle api, con l'obiettivo di portare all'attenzione dei cittadini, dei media e dei decisori politici l'importanza in generale di tutti gli impollinatori, api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per la sicurezza alimentare, la sussistenza di centinaia di milioni di persone e per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat.
Sabato 21 maggio ricorre la "Giornata europea della Rete Natura 2000", la più grande rete di aree protette al mondo, costituita da circa 27.000 siti terrestri e marini, che coprono oltre il 18% delle aree terrestri dell'Unione Europea e circa il 9% dei mari. Un sistema che svolge un ruolo essenziale nell'arrestare la perdita di biodiversità e che quest'anno compie trent'anni: il 21 maggio 1992, l'Unione europea approvò la direttiva Habitat e il programma Life, suo importante strumento di attuazione.
Anche la Giornata mondiale della biodiversità - domenica 22 maggio - compie trent'anni: una data particolarmente importante per l'Italia che, oltre a essere tra i Paesi europei con maggior ricchezza floristica e faunistica, è caratterizzata da elevatissimi tassi di endemismo, cioè dalla presenza di specie che vivono solo all'interno dei nostri confini italiani. Il che comporta una grande responsabilità.
Lunedì 23 maggio è la Giornata mondiale delle tartarughe, che l'Italia tutela con decine di centri per il recupero e la riabilitazione dislocati nelle aree marine protette e i centri dei Carabinieri del CUFA e Biodiversità.
Martedì 24, infine, si ricorda la Giornata europea dei parchi, scrigni di biodiversità da riscoprire, anche in termini di turismo ed economia sostenibili: i 24 parchi nazionali italiani e le 29 Aree marine protette omogeneamente dislocate su tutto il territorio nazionale, che ricoprono circa 228 mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa, sono scrigni di biodiversità rappresentando un "modello integrato di sviluppo" che, seppure ancora implementabile, costituisce già l'esempio tangibile di "buone pratiche", motore primario per il conseguimento di benessere sociale e di opportunità di sviluppo locale durevole e sostenibile.