Con il Meeting del Partenariato che si è tenuto all'Acquario di Genova ha preso il via ufficialmente "URCA pro-Emys", il progetto che ha l'obiettivo di migliorare lo stato di conservazione della testuggine palustre europea Emys orbicularis autoctona in Italia e Slovenia, mantenendo la diversità genetica delle popolazioni esistenti. Il progetto, di durata quinquennale (si concluderà a settembre 2027), è cofinanziato dal programma LIFE dell'Unione Europea e coordinato dal WWF Italia e vede tra i partner nazionali anche l'Ente Parchi Emilia Centrale, oltre alle Università di Modena e Reggio Emilia, Firenze e Pisa, l'Acquario di Genova, il Centro Studi Bionaturalistici ed il Parco Lombardo Valle del Ticino. Nel gruppo di progetto anche due partner sloveni: Soline Pridelava Soli e Javni Zavod Krajinski Park Ljubljansko Barje.
Per migliorare le condizioni degli habitat naturali dove vive questa specie, è previsto il ripristino di almeno 30 siti selezionati per una superficie complessiva di 9 ettari comprendenti diversi tipi di zone umide, paludi, zone fluviali, dune boscose o costiere, pianure alluvionali nelle due nazioni coinvolte. Un recupero che favorirà anche la conservazione di altre specie minacciate di rettili e anfibi. Per contrastare la presenza di specie aliene che costituiscono una minaccia alla sopravvivenza delle Emys orbicularis, il progetto prevede anche un'azione di controllo della specie aliena invasiva Trachemys scripta (testuggine palustre americana) in 39 siti Natura 2000 in Italia e 3 in Slovenia, attraverso la cattura degli esemplari e il loro affidamento a centri di accoglienza specializzati. Nel territorio dell'Ente Parchi Emilia Centrale sono previste ulteriori azioni concrete di conservazione, tra le quali il miglioramento delle condizioni di habitat naturali di Emys orbicularis nei siti Rete Natura 2000 Casse di espansione del fiume Secchia, Fontanili di Corte Valle Re, Salse di Nirano, Valle di Gruppo e l'eradicazione o riduzione di Trachemys scripta nei siti Natura 2000 di competenza dell'Ente. Altra azione prevista nel progetto è il ripopolamento in natura in almeno 13 siti oggetto di intervento, tra i quali l'oasi "La Francesa" di Fossoli, nella Zona di Protezione Speciale (ZPS) Valle di Gruppo.