«Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione del finanziamento a questo importante progetto per lo sviluppo dell'Appennino Modenese». A dirlo è Giovanni Battista Pasini, Presidente dell'Ente Parchi Emilia Centrale e dell'Unione dei Comuni del Frignano, enti che hanno svolto, rispettivamente, i ruoli di coordinamento progettuale e di soggetto capofila nell'elaborazione del progetto quadro "Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e turistiche dell'Appennino Modenese", poi presentato dalla Provincia di Modena al Ministero dello Sviluppo economico per il finanziamento sui "Patti territoriali", concesso per 10 milioni di euro proprio in questi giorni (per il progetto esattamente 8 milioni e 200mila).
«L'elaborazione di questo progetto - continua Pasini - è stato un grande lavoro di squadra, al quale hanno partecipato anche altri soggetti come Lepida, l'Università di Modena e Reggio Emilia, Al.Fo.N.S.A. e Fahre Associati, oltre l'adesione al "patto territoriale" che ne è alla base da parte di tutti i 18 Comuni montani della provincia di Modena».
Nel dettaglio, il progetto prevede tre tipologie di azioni: la realizzazione di una rete di itinerari per lo sviluppo del cicloturismo in Appennino, la sperimentazione e lo sviluppo di tecnologie digitali per la fruizione delle risorse del territorio e la creazione di attività per la promozione del turismo sostenibile e la mobilità condivisa, con interventi - che coinvolgeranno tutti i comuni - sulle tre direttrici delle ciclabili del Secchia (tratto Pescale-valico) e del Panaro (tratto Casona-Croce Arcana) e della storica Via Vandelli. Si tratta dei collegamenti con i capoluoghi dei territori interessati, della realizzazione di access point, web-cam e cablaggi, di segnaletica e attività di bike-sharing.
«Ci aspettiamo ricadute importanti sul nostro territorio da questi interventi - conclude il presidente Pasini - tutti rivolti alla rete sentieristica, che rappresenta l'infrastruttura più importante per il turismo in Appennino. Ora, dopo l'approvazione del finanziamento, si apre la fase della progettazione esecutiva sulle singole azioni, per poi procedere con gli interventi specifici, per i quali è previsto un cronoprogramma di 48 mesi».