Il convegno "Boschi d'Appennino, conservazione, innovazione, comunità energetiche rinnovabili" svoltosi a Pavullo nel Frignano lo scorso 17 marzo è stato un appuntamento partecipato e di grande interesse per amministratori, tecnici, imprese e cittadini dei comuni montani, che vedono gran parte del proprio territorio ricoperto da aree forestali.
Il convegno è stato anche l'atto conclusivo del progetto "Bos.C.hi.A.Mo." - svoltosi a partire dal marzo 2020 e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna sul Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-'20 - che si è occupato di innovazione tecnologica e sequestro del carbonio nella gestione dei demani forestali dell'alto Appennino Modenese, gestito da un Gruppo Operativo per l'Innovazione (GOI) costituito dall'Ente Parchi Emilia Centrale come capofila, dal Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, da IRECOOP Emilia-Romagna, dalle Cooperative forestali Pratignana, Acque Chiare e Alpicella Cimone, oltre allo Studio Silva come consulente tecnico.
Il convegno, nei numerosi e qualificati interventi che si sono succeduti, è stato un importante momento di riflessione comune sulla gestione dei boschi montani e sui risvolti innovativi che si vanno prefigurando per il futuro, come la filiera bosco-energia, la compravendita dei "Crediti di Sostenibilità", gli "Accordi di Foresta" e la nascita delle "Comunità Energetiche Rinnovabili".