La mobilità individuale è cresciuta nel mondo ad un ritmo incredibile, passando in pochi decenni da pochi milioni a più di un miliardo di auto circolanti, ma anche l'anidride carbonica presente nell'atmosfera è cresciuta da 310 a 420 ppm, alterando sempre più il nostro clima, ed ora dobbiamo rendere sostenibile in pochi anni questa nostra mobilità, con energie rinnovabili e auto elettriche.
Nonostante che in Italia il ritmo di questa trasformazione non raggiunga ancora la media europea, UNRAE conferma che le auto elettriche vendute sono passate da 5.010 nell'intero 2018 a 6.213 nel solo mese di maggio 2023, e sono quindi ogni giorno di più le persone che visitano i Parchi italiani con questi mezzi.
Su ogni mappa di Parks.it, e anche su quelle di molti siti web di Parchi e Riserve naturali, sono visibili oltre 300 stazioni di ricarica "ultra fast", cioò quelle ad altissima potenza (100 e più kW), che consentono di ricaricare le batterie di un'auto elettrica in 20 o 30 minuti, utili a chi è ancora lontano dal Parco, ma pianifica di raggiungerlo in auto elettrica, e nel più breve tempo possibile.
Ma gli e-drivers che sono già nel territorio del Parco possono contare su operatori della ricettività e della ristorazione sensibili, che abbiano già dotato la loro struttura di una o più colonnine di ricarica, anche di limitata potenza ma alimentata da fonti rinnovabili, per ricaricare la loro auto durante il pranzo o la sosta notturna?
Ed i parcheggi dei centri visita, o quelli comunque più frequentati dagli escursionisti, sono già attrezzati con uno o più delle decine di migliaia di punti di ricarica già disponibili in Italia ?
Per chi operi negli Enti pubblici, e senta di poter fare qualcosa in più, Motus E già da qualche mese ha predisposto un
• Vademecum per la realizzazione di una rete di stazioni di ricarica ad uso pubblico