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Notizia del: 14/12/2007 Area protetta: Diverse

Matteo Fusilli all'assemblea nazionale Federparchi: 'Le aree protette tornino protagoniste'

Lavorare tutti insieme affinché le aree protette ritrovino la centralità che meritano nella gestione del territorio. È questo l'invito rivolto dal presidente della Federparchi Matteo Fusilli ai soci della Federazione, riuniti oggi a Roma in occasione dell'assemblea nazionale. «È doveroso interrogarci – ha dichiarato Fusilli – sulla necessità di ricercare, con programmi e azioni, un nuovo protagonismo dei parchi, che voglia rompere uno stato che è, per molti aspetti, di incrostazione, se non di vera e propria omologazione e banalizzazione del loro ruolo e della loro condizione». L'esortazione, in altri termini, è a ricondurre le aree protette al ruolo centrale che compete loro nella gestione del territorio, un ruolo che tenga conto delle nuove sfide ambientali di portata planetaria che i parchi stessi, insieme al resto della società, sono oggi chiamati ad affrontare. «Mi chiedo e vi chiedo – è stata la provocazione di Fusilli – se non sia nostro dovere primario riconsiderare tutto, gli obiettivi, l'impegno, il lavoro quotidiano, alla luce di questa nuova e pressante realtà». Ridefinire, in un certo senso, la "missione" delle aree protette.

Un obiettivo ambizioso, che può essere realisticamente perseguito solo se sarà l'intero sistema dei parchi italiani a lavorare per raggiungerlo. In quest'ottica, diviene cruciale il ruolo di collante e di catalizzatore esercitato dalla Federparchi, che ha individuato nella terza Conferenza nazionale delle aree protette, convocata dal ministero dell'Ambiente per febbraio 2009, una tappa fondamentale di questo processo di ridefinizione della missione dei parchi. «In quella sede, così importante e ufficiale, – ha precisato Fusilli – ci sarà da affermare una volta per tutte, con i contenuti, l'esistenza di una priorità ambientale, e da ricollocare completamente la politica delle aree protette all'interno di questa priorità». Va in questa direzione l'impegno dei dieci Gruppi di lavoro tematici istituiti dalla Federazione in preparazione alla Conferenza, chiamati ad affrontare, accanto a questioni storiche legate all'attività dei parchi, come la sostenibilità dello sviluppo economico, temi di dirompente novità, a partire dalla grande sfida del cambiamento climatico in atto.

Un impegno che non esaurisce il processo di avvicinamento alla Conferenza. I prossimi mesi, secondo Fusilli, «devono vederci coinvolti in una vera e propria campagna, indirizzata allo Stato e alle Regioni, per ottenere il rispetto degli impegni di legge nei confronti dei parchi». Diverse le rivendicazioni avanzate dal presidente della Federparchi. In primis, l'applicazione generale e rigorosa dell'articolo 7 della legge 394/91, che attribuisce a soggetti pubblici e privati presenti nei territori a parco priorità nella concessione di finanziamenti in materie che vanno dal restauro dei centri storici alle opere per il risanamento dell'acqua, dell'aria e del suolo. La Federazione chiede inoltre il trasferimento ai parchi della gestione di tutte le riserve naturali e dei beni ad esse pertinenti e l'inclusione esplicita, attraverso i necessari processi di concertazione, di specifici provvedimenti per i territori protetti all'interno dei Programmi regionali. Fondamentale anche il finanziamento dei Progetti di sistema e degli accordi di programma previsti dalla legge 426 e il coinvolgimento degli Enti gestori nella definizione di priorità e indirizzi delle attività di vigilanza e sorveglianza da parte del Corpo Forestale dello Stato e delle Capitanerie di Porto. Fusilli auspica infine «una vera e propria rivoluzione normativa in materia di Aree marine protette, che consenta a questo sistema di avere regole certe e finanziamenti adeguati».