(Piombino, 07 Nov 24) Il mese di ottobre ha visto la Parchi Val di Cornia SpA protagonista di importanti appuntamenti dedicati al tema della valorizzazione, del turismo culturale e della gestione del patrimonio archeologico.
"Sono stati importanti momenti di visibilità e confronto che hanno visto la società Parchi al centro di rilevanti incontri nazionali dedicati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico, paesaggistico e minerario. Condividere l'esperienza maturata in Val di Cornia, presa ad esempio tra i modelli innovativi di gestione culturale, rappresenta anche un'ottima occasione di visibilità per l'intero territorio" – dichiara Mauro Tognoli, Amministratore Delegato Parchi.
Il primo appuntamento è stato a Siena il 17 e 18 ottobre, quando la società Parchi ha preso parte ad un convegno di studi sui "Paesaggi minerari dell'Italia medievale, coordinando una Tavola rotonda dedicata alle Strategie per la tutela e la valorizzazione dei paesaggi minerari toscani. Il convegno, organizzato dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell'Università di Siena (Giovanni Bianchi, Luisa Dallai, Vanessa Volpi) in collaborazione con la Società Parchi (Debora Brocchini, Silvia Guideri) è stato una occasione di incontro e di confronto che ha visto la partecipazione di ricercatori, tecnici ed esperti del settore, soggetti gestori dei Parchi Toscani e della Rete nazionale dei Parchi e Musei minerari (Re.Mi), oltreché di rappresentanti istituzionali del Ministero e della Regione Toscana. Tra i principali temi discussi, le metodologie di ricerca e catalogazione del patrimonio sotterraneo, le modalità di tutela dei beni minerari, con particolare attenzione alle procedure di verifica dell'interesse culturale e i criteri per la valorizzazione dei paesaggi minerari, intesi come stratificazione attiva del rapporto tra risorse, ambiente e storia, ma sono state esaminate anche le possibili forme di gestione, alla luce delle esperienze già in atto e delle sfide future, con particolare attenzione alla sostenibilità economica, necessaria per preservare questi beni culturali per le future generazioni.
Il 29 ottobre l'attenzione sulla Parchi si è spostata a Caltanissetta, in occasione del convegno "Le buone pratiche dell'archeologia: esperti a confronto", un momento di confronto con esperti di rilevanza internazionale organizzato da Italia Nostra per riflettere sul ruolo dell'archeologia nei processi di tutela e valorizzazione del patrimonio e del paesaggio. Insieme ad esempi italiani provenienti da aree gestite direttamente dal MiC o da altre istituzioni regionali, Silvia Guideri, Direttore Scientifico della Società, è intervenuta con il contributo "Un'esperienza di valorizzazione integrata di un patrimonio archeologico e paesaggistico: il Sistema dei parchi della Val di Cornia in Toscana" illustrando il progetto anche alla luce dell'evoluzione della normativa che ha portato a modifiche significative delle forme di affidamento del patrimonio da parte del Ministero. Il convegno ha rappresentato un importante momento di confronto sul tema delle buone pratiche nello scavo, nel restauro, nella manutenzione programmata, nella musealizzazione e nella valorizzazione, con particolare attenzione ai rapporti tra siti archeologici e territorio.
Il 31 ottobre non poteva mancare un intervento a Paestum, alla XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Marta Coccoluto, Responsabile del Parco archeologico di Baratti e Populonia, è intervenuta sul tema delle Vie del Vino nell'ambito dell'incontro "Toscana Terra Etrusca: sulle tracce dell'antico popolo, tra sapori ed eccellenze", organizzato da Toscana Promozione Turistica. Sul tema del vino e come meta di un itinerario che lega le testimonianze archeologiche e le eccellenze enogastronomiche toscane, Populonia non può certamente mancare. La ricchezza delle testimonianze archeologiche nel Parco e i reperti legati al vino e al simposio conservati al Museo archeologico, collocano Populonia in un percorso che tocca altre importanti realtà archeologiche in territori a vocazione vinicola. Un'ulteriore occasione di visibilità, nell'ambito di una manifestazione che ha come obiettivo quello di valorizzare Parchi e Musei Archeologici, promuovere destinazioni turistico archeologiche, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali.
Il 5 e 6 novembre l'esperienza della Parchi è invece presente a Cortona, al MAEC, al Convegno "Ri-Connessioni. Parchi archeologici tra passato, futuro, storia e innovazione". Due giornate dedicate all'analisi dell'esperienza del Parco Archeologico di Cortona a venti anni dalla sua istituzione in cui vengono messi a confronto casi di buone pratiche affrontando temi legati alla gestione, al turismo, alla didattica, alla comunità. Nell'ambito della sessione "Modelli innovativi di gestione dei parchi archeologici", Silvia Guideri presenterà, come caso di studio, la forma integrata di gestione attuata dalla Parchi Val di Cornia SpA.
"La condivisione del progetto Parchi in ambiti di così alto interesse avvalora l'operato della Società e fortifica l'importante ruolo riconosciuto dai Comuni soci alla Parchi come strumento per la gestione dei beni culturali e ambientali dell'area e per la promozione e valorizzazione del territorio" – sono le parole di Luca Ardenghi, Presidente Parchi.