In epoca medievale tutta la riviera della gardesana occidentale fu un
importante centro dedito alla pesca, ed un noto mercato per la vendita
del pesce. Era diffuso il carpione, un salmonide endemico che ancor
oggi vive solo nelle acque del Garda. Oggi vi si pescano sardine di
lago, lucci, coregoni, tinche, cavedani e àole, le conosciutissime
alborelle, che si possono gustare fritte oppure seccate al sole e poi
cotte in salsa e cipolle, a formare il sisàm, tipico piatto dei
pescatori. Si cucinano anche piatti della tradizione veneziana, come le
sarde o gli agoni in saor.
Comunque
lo si voglia cucinare, il pesce del lago non è allevato, ma viene
ancora pescato secondo gli usi antichi con le reti tradizionali.