(Borzonasca, 15 Nov 11) La Regione Liguria ha approvato l'intesa col Parco dell'Aveto per la ridefinizione dei confini delle Aree Contigue, così come previsto da una recentissima norma regionale del 28 ottobre u.s.
L'intesa ha effetto immediato e risolve in pieno e da subito le problematiche della caccia al cinghiale, azzerando tutte le aree contigue che possono costituire rifugio per questo ungulato così dannoso all'agricoltura, ridimensionando comunque le atre e lasciando in area contigua solo quelle zone di maggior interesse turistico, dove peraltro il Parco ha effettuato negli ultimi anni investimenti significativi per riqualificare il territorio e rilanciare il turismo (es. Malghe dell'Aiona, Laghi di Giacopiane, Miniera di Gambatesa, Ventarola, ecc).
Sotto il profilo venatorio si potrà pertanto nuovamente effettuare le battute di caccia al cinghiale con le squadre grazie al concorso dei cacciatori anche non residenti, mentre nelle aree contigue rimaste, peraltro significativamente ridotte, la caccia sarà riservata ai soli residenti nei Comuni del Parco, come peraltro avviene in tutto il territorio nazionale sulla base di una legge dello Stato (L. 394/1991).
Copia della documentazione è stata trasmessa della Regione Liguria ai Comuni interessati (Borzonasca, Mezzanego, Ne, Rezzoaglio e S. Stefano d'Aveto) e all'ATC GE2.
Si allega di seguito lettera della Regione Liguria e planimetria.
Gli uffici del Parco e della Regione per facilitare la lettura dei confini ai cacciatori hanno inoltre disegnato in scala 1:25000 tre carte particolareggiate che non hanno alcun valore dal punto di vista giuridico, ma costituiscono un maggior dettaglio di visibilità.