Escursioni ad Alpicella
(Parco del Beigua)

English text
Pietre sporgenti dal muretto a secco1. Ceresa - Strada Megalitica (Sentiero Natura)
  • Difficoltà: T
  • Percorrenza: 0.45 h
  • Dislivello: 80 m
  • Segnavia: N rossa
  • Periodo consigliato: tutto l’anno
  • Come arrivare: dalla piazza di Alpicella si segue la carrozzabile in direzione est ed al bivio per Faie si svolta a sinistra e si sale fino ad un prato (loc. Ceresa).

Itinerario piacevole dal punto di vista paesaggistico e al contempo interessante da quello delle testimonianze architettonico-religiose della civiltà neolitica.

Il percorso inizia in prossimità di una tipica costruzione rurale posta su un terreno terrazzato delimitato da un muretto a secco il quale presenta una serie di pietre sporgenti a mensola: espediente utilizzato, si pensa, per sfruttare al massimo l’estensione del terreno coltivato.
Si percorre un breve tratto iniziale sterrato e al bivio si prosegue a destra. Il sentiero continua con un’ampia varietà di vegetazione, nella prima parte umida (ontano bianco) e in seguito più secca (erica carnea, calluna, pino marittimo e leccio), in corrispondenza di un punto panoramico ampio e soleggiato: nelle giornate più limpide lo sguardo abbraccia tutta la cerchia delle Alpi Liguri.
Si entra quindi in un castagneto di chiara origine antropica e, una volta superata una vasca di raccolta idrica divenuta habitat per i tritoni, si arriva all’inizio della“Strada Megalitica”. Questa è una breve mulattiera lastricata delimitata a monte e a valle da muretti che furono costituiti con la cosiddetta “tecnica trilitica”: due lastroni verticali sormontati da una lastra orizzontale i cui spazi vuoti vennero riempiti con pietre più piccole. Attualmente la parte a monte è diruta e non più leggibile nelle sue forme mentre quella a valle è fiancheggiata da faggi secolari, nei quali si possono intravedere alcuni nidi di picchi. La “Strada Megalitica” termina in un’ampia area circolare (400 mq) delimitata da pietre infitte nel terreno e che si suppone venisse utilizzata a scopo di rituale trovandosi di fronte al Monte Greppino, da sempre noto per la sua capacità di attirare i fulmini.

Nicciu du Briccu du Bruxin2. Alpicella - Monte Beigua- Alpicella (anello)
  • Difficoltà: EM
  • Percorrenza: 5.30 h
  • Dislivello: 900 m circa
  • Segnavia: Triangolo rosso vuoto - Croce rossa - N rossa
  • Periodo consigliato: tutto l’anno evitando i periodi più caldi.

Itinerario particolarmente suggestivo dal punto di vista paesaggistico e interessante anche da quello storico - naturalistico.

Dalla Piazza di Alpicella (405 m) si prende la stradina a lato della chiesa (segnavia triangolo rosso vuoto) e, dopo aver attraversato la strada asfaltata che porta al Beigua, si prende a destra il sentiero che sale attraverso coltivi terrazzati. Si entra in un bosco misto di castagni e roveri fino a raggiungere il Nicciu du Briccu du Bruxin, edicola votiva costruita inglobando un antico menhir (anche se l’ipotesi più accreditata è che tale pietrafitta sia stata messa a sostegno dell’edicola stessa).
Il sentiero si inserisce su un breve tratto cementato superato il quale, in prossimità di un tornante, si svolta a sinistra inoltrandosi nuovamente nel bosco. Si prosegue quindi su una mulattiera delimitata in alcuni punti da muretti a secco e che è interessante per la presenza di manufatti rurali: sono ben visibili, infatti, una posa, piano di appoggio in pietre a secco per carichi portati a spalla, nonché i resti di un essiccatoio e di una neviera divenuta ora minuscola zona umida.
Attraverso un tratto pianeggiante si raggiunge il poggio del Monte Priafaia dove il paesaggio si apre all’improvviso e lascia spazio ad un panorama di forte impatto emotivo: nelle giornate più limpide è possibile abbracciare con lo sguardo un’ampia area dove i rilievi delle Apuane da una parte e delle Alpi Marittime dall’altra svettano sui promontori liguri di levante e ponente. La vegetazione qui è caratterizzata da calluna, erica carnea, cisto, alcune betulle, lecci e pini silvestri.
Superata la radura, attraverso un bosco prevalentemente a pino nero, il sentiero conduce ad un altro notevole punto panoramico (pianoro del Bric Montebè, 965 m) e prosegue per il Piano della Luna dove in primavera si assiste alla fioritura della dafne odorosa, del narciso trombone e di alcune orchidee. Si aggira quindi il Monte Cavalli caratterizzato da una singolare copertura detritica di origine crioclastica e si percorre una mulattiera la cui pavimentazione si presenta a tratti lucida ed usurata: segno questo di un consueto e antico passaggio delle lezze, specie di slitte utilizzate in passato per il trasporto di legname ai cantieri navali di Varazze.
Successivamente si incontrano i primi faggi e si giunge in loc. Giare dell’Olio, vasta zona umida generata dalla convergenza di vari rigagnoli in questa piana e dove all’ombra di un grande faggio sgorga una sorgente. Si risale un ultimo tratto in una faggeta fino alla strada asfaltata, la si segue svoltando a destra e, dopo aver superato l’area picnic Pian di Stella e l’Albergo Monte Beigua, si raggiunge il santuario della Regina Pacis (1287 m).
Qui inizia il sentiero contrassegnato dal segnavia croce rossa che scende e riporta ad Alpicella. Si attraversa inizialmente un’area prativa punteggiata da faggi e poi un tratto nel bosco dove bisogna prestare un minimo di attenzione per il fondo scivoloso e impervio (soprattutto nei periodi umidi). Lungo questo tratto che scende ripido, si incontrano vari ruscelletti. Si supera un’area prativa, zona particolarmente umida che è ciò che rimane di una antica torbiera per poi ridiscendere lungo una faggeta dove è visibile un ricovero seminterrato con il caratteristico tetto in ciappe.
Si scende fino ad oltrepassare alcuni grossi roccioni ofiolitici, una vasta zona di rimboschimento a conifere e infine una zona a pascolo con un caratteristico recinto circolare. La vegetazione assume caratteristiche sempre più termofile lungo il costone finale: leccio ed eriche Il panorama in questo tratto si apre sul Beigua, sul Monte Sciguello e sull’Eremo del Deserto di Varazze. L’itinerario continua su una larga mulattiera: nel punto in cui questa incrocia una sterrata inizia a destra il Sentiero Natura “La Strada Megalitica” (segnavia N rosso su fondo bianco) che riconduce ad Alpicella.

3. Alpicella - Riparo sotto roccia (Sentiero Natura)
  • Difficoltà: T
  • Percorrenza: 0.20 h
  • Dislivello: 35 m
  • Segnavia: D rossa
  • Periodo consigliato: tutto l’anno
  • Come arrivare: dalla piazza di Alpicella si scende verso Varazze, si supera il bivio a destra e dopo circa 200 m si trova sempre a destra l’indicazione del sentiero.

Itinerario di notevole importanza archeologica con testimonianze di epoca preistorica.

Si scende tra un gruppo di case percorrendo un sentiero che attraversa il ponte dei Saraceni, dal quale si ha una piacevole vista sul torrente Teiro che poco più a valle forma una suggestiva cascata. Nei pressi del ponte si trovano olmi, felci quali il polipodio, ed epatica. Si costeggia il corso d’acqua fino ad arrivare ad un secondo gruppo di case (loc. Campolungo) e si prende a sinistra la rotabile fino ad un tornante in prossimità del quale il sentiero prosegue nel bosco. Castagni ed ornielli sono gli elementi prevalenti dal punto di vista vegetazionale, mentre da quello geologico la zona è caratterizzata da calcescisti.
In breve si raggiunge il Riparo Sotto Roccia di Fenestrelle, scoperto nel 1977 da Mario Fenoglio. Il riparo si apre in una parete sfruttando una naturale rientranza della roccia ideale ad un insediamento umano stanziale. Infatti venne dapprima utilizzato durante il Neolitico, poi abbandonato ed in seguito riutilizzato da cacciatori e pastori nell’Età del Bronzo. I reperti ritrovati sono esposti nel Museo Archeologico di Alpicella ( per visite contattare l’Ufficio Cultura del Comune di Varazze, Tel. 019/9390239).


Hikes in Alpicella
(Parco del Beigua)
Strada Megalitica1. Ceresa - Strada Megalitica (Sentiero Natura)
  • Difficulty: T
  • Walking time: 0.45 h
  • Difference in height: 80 m
  • Trail mark: red N
  • Advisable period: the whole year
  • How to get there: from the square of Alpicella follow the carriage road towards the east, and at the junction leading to Faie turn left and climb up to a meadow (loc. Ceresa).

Pleasant itinerary for the landscape, and at the same time interesting for the architectural-religious evidences of the Neolithic civilization.

The route begins near a typical rural building situated on a terraced soil delimited by a dry-stone wall with a series of protruding stones forming a sort of corbel: probably a trick used to exploit at its best the cultivated soil.
Go along a short dirt stretch at the beginning, and at the junction turn right. The path continues with a wide variety of vegetation, wet in the first part (white alder) and drier afterwards (spring heath, hull, maritime pine, and ilex tree), near a wide and sunny panoramic point: in the clearest days you can see the whole chain of the Ligurian Alps.
Enter a chestnut tree wood deriving from the action of man and, after a water collection basin which has become a habitat for newts, you reach the beginning of the “Megalithic Road”. It is a short paved mule track delimited upstream and downstream by walls built with the so-called “trilith technique”: two upright stones and a third across the top as a lintel, whose empty spaces were filled with smaller stones. Currently the upstream piece is ruined and difficult to recognize in its shapes, while the downstream piece is lined by centuries-old beech trees, where it is possible to see some woodpeckers' nests. The “Megalithic Road” ends in a wide circular area (400 sq.m.) delimited by stones set in the ground and which probably had ritual aims: as a matter of fact, it is situated in front of Mt. Greppino, which has always been famous for its capacity to attract thunderbolts.

Panorama dal poggio del M. Priafaia2. Alpicella - Mt. Beigua- Alpicella (ring-route)
  • Difficulty: EM
  • Walking time: 5.30 h
  • Difference in height: about 900 m
  • Trail mark: Empty red triangle - Red cross - Red N
  • Advisable period: the whole year, but avoid the hottest periods.

Particularly charming itinerary for the landscape, and interesting from a historical - naturalistic point of view.

Riparo con tetto in ciappe seminterrato ipogeoFrom the Square of Alpicella (405 m) take a narrow road on the side of the church (trail mark: empty red triangle) and, after crossing the asphalt road leading to Beigua, turn right and take the path climbing among terraced cultivated fields. Enter a mixed wood of chestnut trees and sessile oaks until you reach Nicciu du Briccu du Bruxin, a votive aedicula built by incorporating an ancient menhir (even if, according to the most reliable hypothesis, the rock was probably placed as a support to the aedicula).
The path meets a short cemented stretch after which, near a hairpin bend, you turn right and enter again the wood. Go ahead along a mule track delimited in some points by dry-stone walls and which is interesting for the presence of rural manufactures: as a matter of fact you can see a "posa", a stone bearing surface for loads to carry on one's back, and the rests of a dry house and of a snow basin which has become a little wetland.
By going across a flat stretch you can reach the hillock of Mt. Priafaia where the landscape suddenly opens and gives way to a thrilling view: in the clearest days you can see a wide area where the mountains of the Apuane on the one side and the Alpi Marittime on the other side raise over the eastern and western Ligurian promontories. The vegetation here is characterized by hulls, spring heaths, rock roses, some birches, ilex trees, and Scotch pines.
After the clearing, through a wood dominated by black pines, the path leads to antother panoramic point of great beauty (plateau of Bric Montebè, 965 m) and continues until Piano della Luna where in spring you can admire the blooming of the rose daphne, of the daffodil, and of some orchids. Go around Mt. Cavalli, which is characterized by a singular covering of detritus of cryoclastic origin and follow a mule track with a paving which is sometimes shining and weary: this is the sign of the usual and ancient passage of the so-called "lezze", sleighes used in the past to transport timber to the dockyards of Varazze.
Afterwards you can see the first beech trees and you get to the loc. Giare dell’Olio, a wide grassland deriving from the convergence of several brooklets in this plain and where, at the shadow of a big beech tree, there is a spring. After passing the last stretch of beech tree wood up to the asphalt road, follow it by turning right and, after passing the picnic area Pian di Stella and the Hotel Monte Beigua, you get to the sanctuary of Regina Pacis (1287 m).
Here the path with the red cross trail mark descending and leading back to Alpicella begins. At first, cross a meadow scattered with beech trees and then a stretch of the wood where you must be careful because of the slippery and steep bottom (above all in the wet periods). Along this steep downhill stretch there are several little streams. Go beyond a meadow, a particularly wet area which is what is left from an ancient peatbog, and descends again along a beech tree wood where you can see a shelter with the characteristic roof with "ciappe".
Go downhill until you pass some big ophiolithic boulders, a wide reforestation area with conifers, and in the end an area used as a pasture with a characteristic circular fence. The vegetation becomes more and more thermophile along the final ridge: ilex trees and heathers. In this stretch the landscape opens over the Beigua, Mt. Sciguello, and the Eremo del Deserto in Varazze. The itinerary continues along a large mule track: in the point where the mule track meets a dirt road, on the right the Sentiero Natura “The Megalithic Road” begins (trail mark: red N on a white background) leading to Alpicella.

3. Alpicella - Riparo sotto roccia (Sentiero Natura)
  • Difficulty: T
  • Walking time: 0.20 h
  • Difference in height: 35 m
  • Trail mark: red D
  • Advisable period: the whole year
  • How to get there: from the square of Alpicella descend towards Varazze, go beyond the junction on the right and after about 200 m you will find on the right the indication of the path.

Itinerary of great archaeological importance with evidences of Prehistorical epoch.

Descend among a group of houses along a path crossing the Saracens' bridge, where you can enjoy a beautiful view over the stream Teiro which, downstream, forms a charming waterfall. Near the bridge there are ilex trees, ferns like the polypody fern and others. Go along the watercourse until you reach a second group of houses (loc. Campolungo), turn left and follow the carriage road up to a hairpin bend near which the path goes on in the wood. Chestnut trees and flowering ash trees are the main elements of the vegetation, while from a geological point of view the area is characterized by calcareous schists.
You reach shortly the Riparo Sotto Roccia in Fenestrelle, discovered in 1977 by Mario Fenoglio. The shelter opens in a wall by exploiting a natural recess in the rock, the ideal place for a permanent human settlement. As a matter of fact, it was used at first during the Neolithic period, then it was abandoned, and subsequently it was used by hunters and shepherds during the Bronze Age. The finds are on display in the Archaeological Museum of Alpicella (for visits, please contact the Culture Office of the Municipality of Varazze, Tel. 019/9390239).

PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA
Unione Europea - Fondo Sociale Europeo
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Regione Liguria Parco del Beigua
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo
Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Regione Liguria Parco del Beigua
FONDO SOCIALE EUROPEO

Parchinforma

Programma Operativo Ob. 3 - FSE - 2000-2006 - Piano di Sviluppo Locale
Progetto Integrato Sviluppo Risorse Umane - Misura A2-A3 Cod. Az. A-12 - “Work experiences”