Si raggiungono quasi al termine della strada che sale da Vidiciatico erano un tempo importanti aree di pascolo per il bestiame domestico, conosciute con il nome di Alpe di Budiara. All'epoca del disgelo i prati di Budiara si ricoprono delle splendide e diffuse fioriture di zafferano alpino, alle quali seguono all'inizio dell'estate quelle spettacolari dell'asfodelo montano, le cui candide e alte spighe richiamano numerosi insetti pronubi; in autunno sono invece i fiori del colchico a punteggiare di macchie violette il manto erboso. Attorno alla estesa radura si incontrano noccioli, carpini neri e faggi, e spiccano diversi notevoli esemplari di frassino maggiore; nel sottobosco si osservano il raro sigillo di Salomone verticillato e le bianche fioriture del campanellino. I caprioli e i cinghiali che abitano i boschi circostanti, al mattino e al tramonto si spingono all'aperto per cibarsi di erbe tenere o cercare bulbi sotto alla cotica erbosa.