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Primo Itinerario
Girando attorno al Palazzo Comunale di Casalmaggiore e superando la Piazza Turati, è quasi immediato il richiamo all'argine. Casalmaggiore si affaccia direttamente sul Po. Ciò conferisce alla cittadina una certa singolarità nel paesaggio urbano.
Essa è infatti una delle poche cittadine del lato sinistro del fiume in cui direttamente dall'argine maestro si può ammirare il lento scorrere ad est delle acque, giunte a oltre metà del loro percorso.
Di giorno, di sera, o ancor meglio al tramonto una graziosa passeggiata sull'argine maestro garantisce un romantico punto di vista da cui ammirare la maestosità del fiume da una parte e Casalmaggiore dall'altra.Ovvero sentirsi sul confine tra la natura dove tutto scorre e il mondo della stabilità, dove tutto è scandito e segnato dai ritmi e dai prodotti dell'uomo.
Fermarsi ad una panchina, contemplare il fiume e riflettere, la tranquillità di un momento che si sedimenta nei ricordi.
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Secondo Itinerario
Il secondo itinerario parte dalla piazza Garibaldi. Percorrendo la via Baldesio fino al crocevia che porta a sinistra verso l'argine, si passa sotto il settecentesco Arco Trionfale e, salendo qualche scaletta, ci si trova immediatamente a guardare il fiume Po dall'argine. Questa è la zona del Lido Po di Casalmaggiore. Di fronte a chi guarda, un gruppo di pioppi delimita un piccolo giardino pubblico. Scendendo le scale dell'argine basta seguire la strada e costeggiare le rive del fiume, giungendo al termine della strada asfaltata, dove inizia un sentiero sterrato segnalato da un cartello che introduce a vari itinerari possibili nel Bosco di Santa Maria. I percorsi, di diversa lunghezza e rara pace, toccano tutto il Parco Golena del Po che si estende per 600 ettari d'area golenale.
E' sufficiente proseguire di circa mezzo chilometro sul sentiero, che una bellissima scampagnata lontano dal rumore e da ogni caos quotidiano riporterà alla pace ed alla natura. Si passa attraverso il Bosco dei Nascituri, ove è installato un "percorso-vita" attrezzato per l'allenamento.
A circa un Km si incontra il "Tunnel degli Olmi", un lungo tratto della via Alzaia che si snoda al di sotto della fitta ramificazione prodotta dai maestosi olmi secolari che la fiancheggiano. Il paesaggio è regolato sì dall'uomo con le colture a pioppeto, ma è ancora impreziosito dalla crescita autoctona della flora, tra salici, pioppi selvatici e fiori di ogni sorta. Durante la passeggiata possono sbucare qua e là fagiani, falchetti o altri innocui animali del bosco.
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Terzo Itinerario
Una volta parcheggiata l'automobile vicino alla chiesa di Santa Maria dell'Argine, si può percorrere un ulteriore sentiero pedonale o ciclistico ricavato sull'argine di mezzo tra il Po e l'argine maestro. Questa via mostra le tipiche cascine padane ricavate nella zona demaniale, vicino al letto del fiume ed esposte ogni anno a rischio d'allagamento. Alcune sono ancora abitate, altre abbandonate per motivi di sicurezza. Il percorso è inoltre interessante per altre ragioni. Prima fra queste la possibilità di vedere le "lanche", laghetti di differenti dimensioni dovuti alle annuali piene del Po o, più raramente, a surgive.
E' una caratteristica importante del territorio, perchè attorno alle lanche si crea un micro-ambiente popolato da diverse specie animali che vengono a deporvi le uova a primavera. Inoltre la vegetazione di questi specchi d'acqua è lasciata crescere senza l'intervento umano e riporta il pensiero a quando ancora non si era intervenuti a modificare il paesaggio. L'itinerario è inoltre interessante perchè mostra sulla campagna gli effetti della violenza delle piene del Po. Nel 2001 l'argine di mezzo si ruppe lasciando visibili segni negli argini e modificazioni significative nella zona circostante. Ora si possono vedere gli interventi di ricostruzione effettuati, che rendono immediatamente conto di come l'apparente tranquillità del fiume si possa trasformare in furia devastatrice.
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