(Cadorago, 16 Ott 23) Sono partiti i lavori che porteranno alla realizzazione della nuova Porta del Parco a Bregnano. L'intervento riguarda l'ex area feste di via Prava e prevede: il riuso delle strutture esistenti - edificio, tettoia e palco - come aula didattica dedicata alle api; la sistemazione degli spazi esterni a verde; opere di miglioramento forestale; la riqualificazione di via Prava e di via Aldo Moro con la realizzazione di nuovi parcheggi.
Perché un'aula didattica dedicata alla api a Bregnano? Perché il territorio comasco ha una vocazione radicata: sono infatti 65 le aziende apistiche registrate nella provincia di Como e, nel 1950, proprio a Bregnano, Angelo Cappelletti aprì il Museo delle Api, dove raccolse nel corso del tempo oltre duemila oggetti dedicati alle api e all'apicoltura.
Nel 2010 i reperti sono stati donati all'abbazia benedettina di Finalpia e il museo è stato trasferito a Vezzi Porzio (SV).
La struttura dell'ex area feste di via Prava accoglierà un nuovo spazio espositivo e didattico dedicato alla biologia delle api, alla conoscenza della loro organizzazione sociale ed ai metodi di allevamento. Lo spazio ospiterà le classi delle scuole coinvolte nei progetti di educazione ambientale del Parco e i visitatori di passaggio lungo i percorsi ciclo campestri. Sarà anche la sede di iniziative dedicate all'apicoltura, grazie al coinvolgimento delle associazioni locali.
L'obiettivo dell'intervento, oltre al recupero di uno spazio di aggregazione attualmente non utilizzato ed alla riqualificazione naturalistica dell'area, è quello di sensibilizzare studenti e cittadini che frequenteranno il luogo sull'importanza delle api, ed in generale degli insetti impollinatori, nella conservazione della biodiversità e del ciclo della produzione agricola.
Le api domestiche e selvatiche, infatti, sono responsabili di circa il 70% dell'impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo.
Negli ultimi 50 anni la produzione agricola ha avuto un incremento di circa il 30% grazie al contributo diretto degli insetti impollinatori, come riporta l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Tuttavia, più del 40% delle specie di invertebrati, in particolare api e farfalle, che garantiscono l'impollinazione, rischiano di scomparire; in particolare in Europa il 9,2% delle specie di api europee sono attualmente minacciate di estinzione (IUCN, 2015). Senza di esse molte specie di piante si estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività potrebbero essere mantenuti solamente ad altissimi costi attraverso l'impollinazione artificiale.
La maggior consapevolezza dell'importanza di questi insetti, unita alla conoscenza delle loro caratteristiche e abitudini, stimolerà azioni di cura per favorirne la presenza e la conservazione.