Itinerario molto gratificante malgrado (anzi, per qualcuno grazie a) il non trascurabile impegno fisico dovuto a dislivello, relativa lunghezza del percorso e ricorrente presenza di tratti fangosi.
Il luogo possiede - certo - evidenti motivi di interesse paesaggistico (lunghi tratti di crinale tra Reno e Setta, con vedute panoramiche), botanico (boschi misti di latifoglie tipiche della media montagna appenninica affiancate ad autentiche peculiarità come i nuclei rupestri di leccio o di pino silvestre) e faunistico (possibilità di avvistare branchi di ungulati, senza trascurare la presenza ormai stabile del lupo), ma va sottolineato come questo sia essenzialmente un parco storico e memoriale, legato al ricordo del più doloroso eccidio di civili commesso in Italia dagli occupanti nazisti.
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