(Jenne, 05 Ott 24) Le orchidee appartengono ad un gruppo di piante piuttosto ricco di specie se ne contano circa 25.000, tutte classificate nella famiglia delle Orchidaceae. Nonostante il nome richiami luoghi esotici e tropicali, con presenza di foreste e habitat caldo umidi, queste piante crescono spontaneamente anche in Italia. All'interno del Parco Naturale dei Monti Simbruini, tra la moltitudine di piante naturali che arricchiscono la biodiversità del polmone verde più grande del Lazio, vi sono appunto le splendide orchidee selvatiche. In Italia, secondo la recente check list della flora vascolare italiana ci sono complessivamente 149 specie ed all'interno del Parco dei Monti Simbruini se ne annoverano ben 60 (comprese le subspecie); tutte straordinariamente belle. A Vallepietra presso l'Ostello del Pellegrino, si è svolto il VI Congresso regionale sulle Orchidee spontanee del Lazio, un appuntamento che ha richiamato tantissimi appassionati ed esperti di questo affascinante mondo dedicato alle orchidee selvatiche. Evento curato dall'associazione Gross Orchidee Simbruini (Gruppo di Ricerca Orchidee Simbruini), dall'Associazione "I Muntagnoli" di Vallepietra, in collaborazione con la Sezione laziale Enrico Coleman di GIROS (Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee). A fare gli onori di casa il Gen. Riccardo Graziosi Presidente del G.R.O.S.S. Tra i presenti rappresentanti del Parco dei Monti Simbruini e dei Castelli Romani.
"Sono lieto di partecipare a quest'evento -ha esternato il commissario del Parco dei Monti Simbruini Alberto Foppoli- è un'occasione per parlare di questa splendida pianta, , così sofisticata, spesso colorata, qualche volta sfuggente, a volte rara, che contribuisce alla scoperta dell'incredibile biodiversità del nostro territorio. Il Parco ha dedicato a questa meravigliosa specie un volume "Le Orchidee del Parco dei Monti Simbruini" per scoprire e conoscere da vicino le orchidee selvatiche che si trovano nell'area protetta, presentato nel 2021. Camminando lungo i sentieri del Parco dei Monti Simbruini, con tranquillità e con uno sguardo attento, possiamo scoprire queste affascinanti e spesso rare orchidee durante le nostre passeggiate. Con una fotocamera, possiamo catturare la loro bellezza, senza danneggiarle, contribuendo così alla loro conservazione. Proteggere questi piccoli capolavori della natura è un atto di responsabilità che tutti possiamo compiere, diventando cittadini più consapevoli e attivi nella salvaguardia del nostro territorio.
Quindi guardale, ammirarle, fotografarle, ma non toccarle, non estirparle, per la loro delicatezza e rarità. Ringrazio l'associazione GROSS, per questa lodevole attività che svolge all'interno del Parco dei Monti Simbruini, l'importante e costante ricerca-studio messa in campo, arricchisce quest'area protetta, che cresce con il contributo ed il coinvolgimento di una partecipazione attiva e costruttiva". Infatti tutte le orchidee spontanee sono infatti protette dalla CITES, la Convenzione di Washington che considera tali orchidee a rischio reale o potenziale, sottoponendole così a controlli e restrizioni per il commercio internazionale.
L'incontro, è stata anche l'occasione da parte del commissario Foppoli, per presentare una nuova cartellonistica dedicata appunto alle orchidee selvatiche, intitolata "Il Parco delle Orchidee", che ne illustra le caratteristiche, l'importanza sul territorio, ed invita il camminatore a proteggerle e non strapparle al loro habitat. Sono 8 cartelloni installati nei territori degli otto Comuni che fanno parte del Parco dei Monti Simbruini. Il Congresso ha suscitato molto interesse con i vari interventi che si sono alternati fino al pomeriggio.
Di Danilo Ambrosetti