(10 Aprile 2010) di Serena Lullia (La Nuova Sardegna) LA MADDALENA. Un paradiso da certificare. Il braccio di mare tra le isole sorelle, Sardegna e Corsica, è in lista d'attesa per entrare nell'elenco dei siti dichiarati «patrimonio mondiale dell'umanità». Un riconoscimento alla straordinaria bellezza dell'ambiente marino tra la riserva delle Bocche di Bonifacio e il parco della Maddalena.
La candidatura all'Unesco arriva in contemporanea con l'accordo Italia-Francia che sancisce la nascita del parco internazionale delle Bocche. A firmare il protocollo sono stati il ministro all'Ambiente del governo Berlusconi, Stefania Prestigiacomo, e il collega francese Jean Louis Borloo. I due ministri chiedono che il parco internazionale in fase di creazione venga dichiarato patrimonio dell'umanità e vietano a tutti i cargo carichi di sostanze tossiche il passaggio nelle Bocche.
Secondo i dati di Greenpeace ogni anno in quel braccio di mare transitano tremila navi con a bordo sostanze pericolose. La notizia raccoglie l'entusiasmo del parco maddalenino guidato dal presidente Giuseppe Bonanno: «L'annuncio del ministro Prestigiacomo - dice -, oltre a costituire un prezioso sostegno del governo italiano, è un riconoscimento all'impegno profuso nella cooperazione transfrontaliera dal Parco e dai nostri partner corsi. Lo sforzo e la passione nel ripercorrere sentieri solo appena tracciati da altri e poi abbandonati negli anni, quando parlare del progetto del parco internazionale sembrava anacronistico, hanno alla fine fatto breccia premiando i due enti interessati alla tutela di questo tratto di mare unico al mondo. Ora più di prima dobbiamo lavorare per raggiungere altri traguardi concreti. A partire dall'estensione del divieto di transito nelle Bocche alle navi pericolose di qualsiasi nazionalità».
A sottolineare il momento storico per il futuro delle Bocche di Bonifacio e della Maddalena è anche il direttore del Parco, Bruno Paliaga. «Dobbiamo tutti essere orgogliosi di questo risultato - commenta -. Io mi sento onorato di contribuire a governare da quasi un anno la nave del Parco in questo viaggio nelle Bocche. Un cammino appena cominciato che non sarà nè facile nè breve. È doveroso congratularci anche con i colleghi della riserva naturale delle Bocche. Sembra arrivato il tempo in cui da italiani-sardi e francesi-corsi possiamo guardare all'orizzonte senza pensare ai confini, alla Sardegna e alla Corsica come a una grande casa comune, da tutelare insieme dalle insidie e nella quale disegnare un futuro di lavoro e impresa per le due isole che si specchiano».
Fonte: La Nuova Sardegna