La direttiva CEE del 22 luglio del 1974 definisce il miele come "prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie ed immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare". Il prodotto finale elaborato dalle api è composto per il 95% da zucchero, e di questo il 90% sarà costituito da glucosio e fruttosio. Le piante presenti nel Parco e nella zona attigua da cui si ricava questo miele sono: rododendro, tarassaco, acacia, castagno e il millefiori.
Il "Miele delle Dolomiti Bellunesi" ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP) con Regolamento CE n. 241 dell'11 marzo 2011.
Sono previste sei tipologie di Miele delle Dolomiti Bellunesi, in funzione dei diversi nettari utilizzati dalle api: millefiori, acacia, tiglio, castagno, rododendro, tarassaco.
Il disciplinare così descrive le caratteristiche dei sei diversi mieli:
L'apicoltura è sempre stata diffusa nella montagna bellunese e la ricca flora alpina comprende molte specie di elevato interesse apistico.