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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna




  Crinali
Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
Anno VII - Numero 20 - autunno-inverno 2001-2002




LIERNA, un nuovo centro abitato nel Parco Nazionale
Italo Galastri - Vice-Presidente Parco Nazionale

Il viaggiatore che, nel medioevo dei Guidi, percorreva la strada da Poppi verso Camaldoli, lungo la vallata della Sova, trovava sulle prime pendici due piccoli castelli: Ragginopoli e Lierna e, più in alto, l’abitato di Moggiona. Questi antichi insediamenti, ed in particolare i primi due, hanno avuto vicende comuni nel corso dei secoli.
Le prime notizie di Lierna e Ragginopoli risalgono ai primi anni del 1000, probabilmente la loro origine è legata alla presenza dei Longobardi in Casentino. Inoltre la leggenda vuole che nel castello di Ragginopoli dimorasse quel conte Maldolo che donò le terre dove è sorto il monastero di Camaldoli: Cà Malduli, casa di Maldolo.
Quest’ipotetico viaggiatore che si arrampicava su una malagevole strada sul fianco della montagna, arrivando dal basso, avrebbe visto il borgo di Lierna arroccato sulla cima di una grande roccia, che si alzava dal corso della Sova. Fino al secolo scorso il borgo si trovava al centro di un’importante rete di strade che risalivano verso Camaldoli: quella che da Farneta proseguiva per Montanino, utilizzata dai Monaci Camaldolesi per l’esbosco del legname (Via dei legni Camaldolese); e quella che da Poppi proseguiva per Avena, Lierna e quindi Moggiona e Camaldoli. Questa struttura viaria spiega la presenza di castelli e strutture militari deputate al controllo. Di notevole interesse sono anche le rovine di un antico mulino che si trovano lungo la vecchia strada di collegamento con Moggiona. A poca distanza da queste rovine si trova una sorgente di acqua solforosa molto conosciuta in passato.
Lierna, è sempre stata collegata alle vicende del Monastero di Camaldoli ed ha subito passivamente il corso della storia del Casentino: conti Guidi di Romena, Repubblica Fiorentina, Graducato di Toscana. Il fatto storico più rilevante risale al 1498, quando Bartolomeo d’Alviano rimase ferito durante l’assedio al castello. Oggi la vecchia viabilità è stata abbandonata e sono cambiate radicalmente la struttura urbanistica del borgo e la rete viaria verso Camaldoli.
Lungo i due versanti corrono due strade: una che passa da Avena e Moggiona, l’altra da Farneta verso Montanino. Percorrendo le due strade odierne, Lierna appare in basso, poco visibile se si percorre la strada del Montanino; invece, dalla strada per Moggiona, è possibile osservare la sua interessante struttura originaria a losanga che incombe sulla vallata della Sova. Lierna oggi conta 131 abitanti ed è un grazioso e piacevole borgo che fa parte del comune di Poppi. La parte antica, raggruppata dietro una bella porta medioevale, che andrebbe restaurata, comprende i resti dell’antico cassero e della chiesa di S. Michele Arcangelo, ampiamente rimaneggiati. I nuovi insediamenti sono stati realizzati, per la natura dei luoghi, esclusivamente verso il lato orientale, con nuove villette, anche piacevoli, che spaziano verso il fondovalle nel quale si nota la torre del castello dei Guidi. In basso si notano appena i resti di Ragginopoli, che oggi non è altro che un grande e malconcio casale.
Le notizie storiche che è possibile rintracciare sulle guide ufficiali del Casentino (Beni, Repetti, Porcellotti) sono molto scarse, comunque l’importanza della chiesa di Lierna, e della sua comunità, si possono dedurre anche dal fatto che nella recente e magnifica mostra “Il Seicento in Casentino” organizzata dal Comune di Poppi si potevano osservare tre grandi tele restaurate appartenenti alla chiesa di S. Michele Arcangelo: una “Deposizione” di Pietro Sorri, il “Martirio di S Agata” di Giovanni Bizzelli e il “Sacrificio di Isacco” di Francesco Curradi.
Lierna è uno dei piccoli gioielli da valorizzare incastonati sui versanti dell’Appennino toscano. Con la definizione puntuale dei confini del Parco Nazionale, Lierna, che in un primo momento sembrava esclusa, si trova invece all’interno dei confini del Parco. Il Parco sta terminando la redazione del suo piano e del relativo regolamento, strumenti dovuti, che nella intenzione degli amministratori dovranno semplificare, gli eccessi della burocrazia e del controllo. Senza alcun dubbio nei centri abitati all’interno del Parco sarà possibile continuare a svolgere le normali attività ed anzi questi centri saranno valorizzati con il miglioramento delle strutture e dei servizi. Inoltre i nuclei abitati del Parco dovranno distinguersi per la qualità della vita, per l’arredo, i servizi e le iniziative; saranno valorizzate la loro storia, le tradizioni, la cultura popolare, il lavoro. Con il Comune di Poppi c’è un accordo totale sulle iniziative e sugli impegni da promuovere, tenendo conto naturalmente delle disponibilità finanziarie.
Il Parco saprà fare fin da ora la sua parte cercando di intervenire subito per migliorare l’immagine ed i servizi di questo borgo, anche per rendere visibile la sua presenza che intende essere amichevole e rispettosa dei bisogni e delle aspettative della gente. La natura bellissima del Parco deve essere protetta, tutelata e valorizzata, compresi i nuclei abitati che sono perfettamente integrati nell’ambiente. Chiediamo quindi agli abitanti di Lierna di giudicare il Parco dalle prime iniziative che saranno prese.