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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna |
Sapori del Parco |
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La storiaLe prime notizie sul marrone del Mugello risalgono ad epoca romana, ma è dall'Alto Medioevo che assume una elevata importanza economica, tanto da venire citato nei registri della Gabella di Firenze già dal 300. Il Catasto fiorentino parla del Mugello come terra con "....grande abbondanza di marroni grossi e buoni ....". Alla fine dell'800, l'avvento della ferrovia determina un forte sviluppo dell'esportazione di questo frutto. Dopo un periodo di crisi negli anni '50, sta vivendo oggi un nuovo interessante sviluppo. Nel 1996 il Marrone del Mugello ha ottenuto l'I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Nel 1998 si è costituita l'Associazione Marrone del Mugello I.G.P., a tutela di questo prodotto e dei suoi derivati. |
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Area di attuale produzione nel ParcoLonda, San Godenzo. DescrizioneIl frutto è di dimensioni medio - grosse, di forma ovoidale ellittica con apice depresso. Buccia marrone avana con striature più scure ed abbondante pelosità interna. Il seme, di sapore dolce e delicato, è di color crema ed è ricoperto da una sottile pellicola di colore marrone. La stagionalità del prodottoIl prodotto viene immesso al consumo dal 5 ottobre e può essere reperito come prodotto fresco, fresco curato, secco con guscio, secco sgusciato e farina. |