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La valle e la cascata di Dante
L'Acquacheta, diventa famosa per la spettacolare cascata citata da Dante, è una valle ricca di interesse per l'escursionista. Il Sentiero racconta frammenti di storia naturale: dall'origine delle rocce, alla formazione ed evoluzione della cascata, al torrente, alla vegetazione dominante.
In questa valle gli aspetti del rilievo, i boschi, le acque suscitano un senso di grandiosità e immutabilità. In realtà percorrendo il sentiero e soffermandoci sulle emergenze scopriamo che si tratta di un'illusione. Le rocce che s'intravedono tra boschi e prati, le forme del territorio a volte strane e incomprensibili sono in grado di raccontare la storia degli eventi che hanno generato la valle.
La Valle è quindi in realtà un ambiente ricco di per se di storia naturale che merita di essere scoperto e in questo, l'opuscolo, vuole essere d'aiuto.
Il sentiero parte da San Benedetto in Alpe e raggiunge la cascata dell'Acquacheta e la Piana dei Romiti, il ritorno è per lo stesso percorso dell'andata.
Per facilitare l'interpretazione degli aspetti naturali del territorio sono collocati lungo il sentiero dei punti d'osservazione sviluppati nel presente testo. |
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Soste:
- Un bosco di ontani
- La diversità dei versanti
- Una formazione geologica romagnola "Doc"
- Arbusti: l'avanguardia del bosco
- La vegetazione submontana
- Il torrente
- La vegetazione montana
- La cascata dell'Acquacheta
- Uno strano fenomeno
- La Piana dei Romiti
Lunghezza complessiva (andata): circa 4,5 chilometri.
Dislivello in salita: 250 m.
Tempo di percorrenza (comprese le soste e il ritorno): 4,30 ore.
Periodo consigliato: da aprile a giugno e da settembre a novembre. |