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Parco Nazionale del Gargano |
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Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale del Gargano Anno V - Numero 4 - Aprile 2003 |
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Alla scoperta del mare del ParcoIl Cavalluccio MarinoTesti e fotografie di Gennaro Ciavarella Dopo tanti invertebrati questa volta ci occuperemo della superclasse pesci e di uno dei più simpatici componenti, caro soprattutto ai nostri bimbi: il cavalluccio marino (Hippocampus guttulatus). I cavallucci marini, sensibili alle alterazioni degli habitat naturali, sono specie a rischio, stanno scomparendo. Essi sono utilizzati per la preparazione di afrodisiaci, di medicine contro lincontinenza e la caduta dei capelli, di pozioni magiche e vengono ancora pescati per adornare gli acquari domestici e per produrre vari oggetti ornamentali. Tutti questi modi e la sciagurata abitudine di acquistare cavallucci come souvenir stanno minando gravemente praticamente tutte le specie presenti. In Mediterraneo è a forte rischio lambiente di elezione del cavalluccio: la prateria di posidonia. Questi pescetti, diffusi in tutti i mari temperati e caldi del mondo, sono presenti in Mediterraneo con due specie di Hippocampus. I cavallucci del nostro mare vivono di preferenza nelle verdi praterie di posidonia. Sono predatori di piccoli crostacei e, terminata la caccia, spesso si attaccano alle foglie della pianta mediante la codina prensile. |
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Il Cavalluccio Marino appartiene al genere, Hippocampus dal greco Hippos il cui significato è cavallo mentre kampos significa mostro di mare. Il Cavalluccio marino appartiene alla famiglia dei Sygnathidae di cui fanno parte anche i pesci ago. Tutti vivono esclusivamente in acque marine, sebbene possono tollerare diversi gradi di salinità e sopravvivere anche in estuari. Questi piccoli animali si trovano, generalmente, lungo i nostri litorali a poca profondità. Esistono molte specie di Cavallucci e nelle acque temperate dei nostri mari, Gargano e isole Tremiti, si trovano gli Hippocampus guttulatus e Hippocampus hippocampus. I cavallucci marini hanno uno scheletro formato da piastre ossee, usano le branchie per respirare ed hanno una vescica gonfiabile che regola i loro movimenti nellacqua. Le loro dimensioni da adulto variano da 2 cm a 15 cm (circa). Per identificarli bisogna esaminare alcuni marchi distintivi che sono:
Questi piccoli e curiosi esseri usano, per muoversi, la pinna dorsale localizzata sul dorso, che si muove velocemente sino a 70 volte al minuto. Le due pinne pettorali localizzate vicino alla testa, vengono utilizzate per le manovre, mentre, la coda prensile viene adoperata per ancorarsi ad alghe, posidonia o gorgonie. Laspetto del cavalluccio, ai nostri occhi così strano e buffo, è in realtà perfetto per lambiente in cui vive: la coda prensile come quella di una scimmia gli consente di ancorarsi alle piante, in mezzo alle quali si confonde sia per la sua assoluta immobilità, che per la colorazione del corpo, che il cavalluccio è in grado di modificare adattandola allambiente. Il muso dei Cavallucci marini ha unapertura molto piccola che impedisce lassunzione del cibo se dovesse essere troppo grande. Non essendo provvisti di dentatura aspirano il cibo, prevalentemente piccoli crostacei o altro zooplankton. I piccoli cavallucci sono voracissimi: sono capaci di mangiare, aspirando con la loro bocca così simile a una pipetta che risucchia le prede dalla vicinanze, anche dieci ore al giorno, in cui ingoiano fino a 3000 larve di crostacei. Tanto che a due mesi superano già i cinque centimetri di lunghezza. |
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