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Parco Nazionale del Gargano



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  Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale del Gargano
Anno V - Numero 4 - Aprile 2003

Parchi News

in collaborazione con Parks.it - il portale dei parchi italiani

Nasce l’Osservatorio nazionale Parchi d’Italia per lo sviluppo dell’agricoltura biologica e delle attività ecosostenibili

TORINO – Agricoltura biologica e attività ecosostenibili per garantire sviluppo e conservazione della natura, favorire la scelta del metodo di produzione biologico, facilitare la gestione del territorio creando sinergie tra le diverse realtà produttive per far risaltare le potenzialità complessive delle aree protette. Il tutto pianificato concordemente da un comitato composto da rappresentanti di Legambiente, Federparchi ed Aiab.
Nasce l’Osservatorio nazionale Parchi d’Italia per lo sviluppo dell’agricoltura biologica e delle attività ecosostenibili, frutto di un protocollo d’intesa tra le associazioni impegnate per uno sviluppo moderno ed ecosostenibile delle aree naturali protette. L’accordo è stato firmato a Torino nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di Ermete Realacci, presidente nazionale Legambiente, Matteo Fusilli, presidente Federparchi, Vincenzo Vizioli, presidente Aiab, Ugo Cavallera, assessore Agricoltura e Ambiente Regione Piemonte.
“Il futuro delle aree protette – hanno dichiarato i presidenti delle tre associazioni- è strettamente collegato alle scelte di gestione del territorio. Un territorio particolare, ricco e sensibile dal punto di vista naturalistico, ma che può diventare anche economicamente competitivo grazie alla intelligente valorizzazione delle sue caratteristiche. L’agricoltura biologica, i prodotti tipici e l’imprenditoria di qualità quindi, come già il turismo ambientale, offrono una irrinunciabile opportunità sia per la crescita dell’occupazione che per l’aumento del patrimonio di biodiversità”.
L’Osservatorio sarà lo strumento per garantire sviluppo e conservazione della natura, con l’obiettivo di favorire la conversione all’agricoltura biologica delle singole aziende agricole, o di trasformazione all’interno di un processo più complessivo di conversione del territorio.


Parco Nazionale del Cilento

Parte lo sportello “Qualità del Parco”

Fra gli obiettivi prioritari del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, la conservazione dell’ambiente è sicuramente una precondizione per l’esistenza stessa del Parco. Fra le attese del consumatore/utente che rivolge l’attenzione al parco rientrano in primo luogo la particolarità e la bellezza dell’ambiente, seguita, come logica conseguenza, dalla qualità delle produzioni, specie quelle agroalimentari. Da qui l’esigenza di ricorrere a messaggi basati su forme di certificazione universalmente riconosciute. È questo il tipo di comunicazione che deve pervenire in particolare all’estero e da qui discende il progetto “Qualità certificata” che tende a diffondere nel territorio del Parco la cultura e i metodi di certificazione internazionale della qualità.


Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

Un concorso fotografico per esaltare il “respiro della natura”

A dieci anni dall’istituzione il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi organizza un concorso fotografico per ripercorrere con le immagini, il cammino di un decennio di attività. “Vorremmo scoprire – ha detto il Presidente Walter Bonan – angoli remoti del Parco, il pulsare della vita selvaggia, momenti fuggevoli e caratteri salienti della sua splendida natura, di queste montagne bellissime che amano farsi scoprire poco per volta, ma anche della storia e delle tradizioni delle genti del bellunese”. Il testo integrale del bando è disponibile su internet all’indirizzo:
www.parks.it/parco.nazionale.dol.bellunesi


Parco Nazionale del Gran Paradiso

Un’ambulanza al servizio della fauna selvatica dell’area protetta

Un’ambulanza dimessa dal servizio 118 della Valle D’Aosta è stata donata all’Ente Parco a disposizione degli esperti faunistici. Il dono è particolarmente utile per un Ente come il Parco del Gran Paradiso, una delle aree a maggiore densità di popolazione di ungulati di tutto l’arco alpino (oltre 13.000 tra camosci e stambecchi), senza alcuna forma di gestione e controllo venatorio. Per queste ragioni molti animali scendono nei fondovalle alla ricerca di cibo, anche lungo le strade e le piste di sci da fondo. Questi animali sono tenuti sotto controllo dai guardaparco e, talvolta, rimossi per essere ricoverati in idonei recinti, oppure, quando le loro condizioni sono troppo gravi, destinati alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino. Per questi trasporti è indispensabile l’ambulanza.


Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga

Parlamentari francesi incontrano i parchi abruzzesi

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è stato scelto dalla commissione d’inchiesta istituita dal parlamento francese per lo studio della presenza del lupo in Francia e sulle attività pastorali nelle zone di montagna, per una giornata di studio e di incontri sulla gestione dei grandi predatori con i parchi nazionali abruzzesi, a cui parteciperanno anche i maggiori esperti italiani sulla fauna selvatica.


Parco Nazionale del Vesuvio

Il Pit “Vesevo” presentato al territorio

Si punta sulla protezione della natura e dell’ambiente, sulla conservazione della biodiversità, sulla riqualificazione delle vie di accesso al Vesuvio e dei centri storici dei Comuni, sulla piccola e media ricettività turistica, sulla promozione dei prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato oltre che sul sostegno alle attività che affondano le proprie radici nella tradizione storica e culturale dell’area. Particolare attenzione viene dedicata ai progetti di formazione professionale. “Il Pit è la prova – spiega il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Amilcare Troiano – che L’Ente Parco sta raccogliendo e vincendo la sfida che è stata la base della sua nascita: coniugare la tutela e la protezione della natura e dell’ambiente con lo sviluppo sostenibile del territorio vesuviano”.