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Parco Nazionale del Gargano



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  Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale del Gargano
Anno V - Numero 2 - Febbraio 2003

foto parco

Il Museo Archeologico del Parco a Rignano Garganico

Nascerà presto a Rignano Garganico, presso i locali dell’ex-scuola materna comunale, il primo Centro didattico-educativo per l’archeologia preistorica del Parco Nazionale del Gargano. A darne notizia è stato lo stesso presidente dell’area protetta, Matteo Fusilli, che si è detto deciso a far decollare turisticamente il piccolo paesino che ha dato i natali a Padre Antonio Maria Fania, illustre vescovo e studioso dell’Ottocento. Tale intervento è da collocarsi nell’ambito di una serie di progetti programmati, alcuni già in fase di realizzazione, da parte del Comune di Rignano Garganico, dello stesso Parco, della Comunità Montana del Gargano, della Regione Puglia e del Ministero dell’Ambiente. Tutte le iniziative, a cui partecipano come supporto scientifico e programmatico anche la Soprintendenza archeologica della Puglia e l’Università di Siena, sono volte alla valorizzazione di Grotta Paglicci e all’illustrazione del relativo museo sui reperti archeologici rinvenuti anche in altri siti preistorici della Montagna del Sole. Il riattamento della scuola materna, come si legge in una nota esplicativa di Antonio Demaio, architetto curatore del progetto, rientra in una serie di interventi finanziati dal Parco del Gargano e finalizzati al recupero dei centri storici (nel settore dei beni artistici, storici e architettonici). A causa della mancanza di qualsiasi opera di manutenzione fin dalla sua costruzione, avvenuta negli anni ’60, le condizioni igienico-manutentive dell’istituto scolastico erano diventate sempre più precarie, tanto da rendere necessario il trasferimento della scolaresca in locali più confortevoli: allo stato attuale non è più utilizzato per nessuna attività, fatta eccezione per alcuni locali ceduti alla Asl FG/1 per guardia medica e uffici sanitari. Dovendo procedere alla riqualificazione del fabbricato come centro didattico educativo si sono resi necessari lavori di ristrutturazione interna e di straordinaria manutenzione per ristabilire le normali condizioni di agibilità dei locali. Per riattare il tutto, è stato quindi necessario: ripristinare la copertura del fabbricato con manto di tegole in laterizio e la pavimentazione del terrazzo con marmette cementizie impermeabilizzate; sostituire le grondaie, i discendenti pluviali e le converse con elementi in lamiera d’alluminio; per le pareti esterne, stilare i giunti dei mattoni a faccia vista con malta a base di calce e polvere di pietra calcarea con resina; rifare gli intonaci esterni; riprendere e riprofilare gli oggetti in calcestruzzo; sostituire i serramenti esterni esistenti; ristrutturare i bagni, prevedendone tre per disabili; realizzare un locale per laboratorio, accessibile anche dall’esterno; riqualificare tre aule normali e una polifunzionale; rifare gli intonaci a civile per le pareti interne della scalinata; riqualificare l’alloggio al primo piano per foresteria; ripitturare e ripristinare la soffittatura di tutti gli ambienti del fabbricato; sostituire gli impianti idrici, fognari, e lettrici e per il riscaldamento, adattandoli alle norme sugli impianti tecnologici; sistemare l’area esterna mediante lo spostamento della gradinata d’ingresso e la ripavimentazione degli spazi antistanti; infine, realizzare due rampe d’accesso per i diversamente abili e gli anziani. Fin qui gli interventi strutturali, ma il Parco, come ricorda lo stesso Fusilli, ha la ferrea volontà di far diventare a breve Rignano punto di raccordo di tutti gli appassionati e gli studiosi di preistoria, protostoria e storia italiana ed europea. Non sarà un problema se la “task force” su Grotta Paglicci, insistentemente voluta dall’assessore alla cultura del comune rignanese Nicola Saracino e dallo stesso sindaco Matteo Viola, continuerà ad esistere e se le diverse associazioni, imprese e professionalità decidano di collaborare assieme per un unico obiettivo, ovvero la crescita e lo sviluppo di una Rignano altrimenti destinata allo spopolamento sempre più corposo, soprattutto di forze giovani e vitali. Ora c’è l’impegno del Parco a far si che tutto ciò diventi una realtà.

Angelo Del Vecchio