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Parco Nazionale del Gargano |
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Notiziario Ufficiale del Parco Nazionale del Gargano Anno V - Numero 3 - Marzo 2003 |
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Natura e Ricerca - Notizie dallOsservatorioGli ecosistemi rocciosi: Vallone PulsanoA cura di Maurizio Gioiosa e Matteo Caldarella Nei pressi di Monte SantAngelo si trova il primo degli ecosistemi rocciosi del Parco che abbiamo pensato di esporre in questa rubrica: Vallone Pulsano. |
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Descrizione generaleEcosistemi rupestri di elevato interesse naturalistico con specie vegetali endemiche, rare e di elevato interesse fitogeografico e specie animali minacciate di estinzione. Status di protezioneParco Nazionale (Zona 1 e 2), Zona di Protezione Speciale (ZPS) dal 1998 e proposto Sito dImportanza Comunitaria (pSIC) dal 2000, (Codice: IT9110008). Cenni sulla floraGli ambienti rupicoli, apparentemente poveri di vegetazione, in realtà custodiscono nella loro inaccessibilità un vero e proprio tesoro floristico con endemismi e rarità. Negli aspri valloni garganici vegetano la campanula Campanula garganica, lenula candida Inula verbascifolia, la scabiosa di Dallaporta Scabiosa dallaportae, laubrezia di Colonna Aubretia columnae ssp. italica. Dove la pendenza è minore si trovano anche piccole testimonianze di specie arboree come leccio Quercus ilex, roverella Quercus pubescens e, sui versanti più umidi e ombrosi il Carpino Carpinus sp. Mentre rosmarino Rosmarinus officinalis, timo Tymus sp., lentisco Pistacia lentiscus, mirto Myrtus communis e terebinto Pistacia terebinthus sono tra gli arbusti più diffusi. Cenni sulla faunaLa fauna conserva popolazioni vitali di rapaci come lanario Falco biarmicus e falco pellegrino Falco peregrinus, nonché gheppio Falco tinnunculus, poiana Buteo buteo. Tra i passeriformi di ambienti rocciosi ricordiamo senzaltro il passero solitario Monticola solitarius, la monachella Oenanthe ispanica e i tipici corvi imperiali Corvus corax. Mammiferi poco studiati come i chirotteri (pipistrelli), frequentano gli anfratti e le grotte di origine carsica, insieme a una interessantissima fauna di invertebrati (crostacei, insetti, etc.), in gran parte ancora da scoprire. Principali minacceLe minacce per questi straordinari ambienti e le specie che li caratterizzano, sono dovute allapertura nuove strade, alla costruzione di manufatti, al pascolo eccessivo, agli incendi, e alle cave. Come e quandoVallone Pulsano si può raggiungere da Manfredonia, risalendo a piedi il sentiero, oppure raggiungendo lantica Abbazia da Monte SantAngelo, in auto. La neve di febbraio si è ormai sciolta e lallungarsi delle giornate preannuncia larrivo della primavera, la natura si risveglia e fra fioriture e profumi arrivano i migratori intenti nel loro lungo viaggio verso nord. Avvantaggiati dalle piogge che hanno creato degli acquitrini ricchi di cibo, alcune specie di uccelli acquatici si sono presentate al loro appuntamento primaverile con un notevole numero di esemplari come i combattenti che già da febbraio si sono fatti vedere in piccoli branchi, ma con larrivo di marzo, hanno affollato gli acquitrini in compagnia di qualche pittima reale, dei piovanelli pancianera e delle pavoncelle . Sono degli uccelli straordinari, i maschi migrano prima delle femmine per raggiungere le aree di riproduzione del nord-est dellEuropa ed insediarsi in un proprio territorio ove conquistano le femmine con una parata nuziale e scontri con gli altri maschi molto spettacolari. Il piumaggio è molto diverso da quello invernale, che comunque ha una grande variabilità come si può vedere dallimmagine di un combattente maschio ripreso nei giorni scorsi quasi completamente bianco. Le pavoncelle che hanno sostato durante linverno si spostano verso nord, ma qualcuna sosta ancora un pò insieme ad altre che giungono da sud e con il loro lamentoso, ma simpatico verso impettite passeggiano nei campi e nei prati umidi alla ricerca di cibo mentre, frenetici, i piovanelli pancianera si cibano senza sosta pronti ad involarsi velocissimi ad ogni pericolo. Nei boschi, negli uliveti e nella macchia mediterranea risuona il canto dei tordi bottacci che, contrariamente allultimo periodo autunnale piuttosto povero di presenze, adesso risultano essere molto numerosi, dove il bosco è più maturo inoltre fra il tubare dei colombacci risuona il tambureggiare dei picchi, ultimamente in alcune porzioni di foreste mature lOsservatorio ha potuto constatare la presenza di 4 specie (verde, rosso maggiore, mezzano e minore), che con il loro sonoro tambureggiare sui tronchi ed i loro versi si dividevano i territori di riproduzione. Anche per gli anfibi è il momento del risveglio e così nelle piscine, nei cutini e negli stagni formatisi con le piogge, tritoni italici, rane dalmatine e rospi comuni si accoppiano, nellimmagine si vedono i lunghi cordoni di uova deposti dalle grosse femmine di rospo comune. |
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