Pannelli didattico-informativi illustrano le vicissitudini dell'
animale, scomparso dal Gran Sasso oltre 100 anni fa e documentano le fasi del progetto di reintroduzione. La complessa operazione che ha riportato lo splendido ungulato sulle montagne del Parco è stata rafforzata dalla realizzazione dell'area faunistica, prossima alla Cascata del Vitello d'oro, di circa quattro ettari che accoglie diversi esemplari.