La Storia
Gli orzi tradizionalmente coltivati Hordeum vulgare sono il majorino o il maggiolino, varietà esastica il cui nome è legato all'epoca di maturazione. Meno diffuso è l'orzo distico detto marzuolo in riferimento all'epoca della semina, che si caratterizza dalla disposizione dei semi su due file.
L'orzo oggi viene coltivato solo per uso zootecnico anche se in passato la farina di orzo era utilizzata per la panificazione e nelle aree del Gran Sasso era per la preparazione di un tipo di gnocchi tipici dell'aquilano documentati nel XIX secolo (Quartapelle, 1801 Bonanni 1888).