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di Nicola Cimini - Direttore del Parco
Prosegue incessante l'impegno economico e programmatico del Parco, suffragato dai notevoli risvolti positivi raggiunti, per il definitivo decollo delle politiche di conservazione e di promozione dello sviluppo sostenibile. Nell'anno 2001, i principali programmi e progetti in attuazione delle previsioni programmatiche ed economiche di bilancio saranno finalizzati:
250 milioni per Piano di sviluppo socio economico
Il Piano di cui è prevista l'ultimazione entro il corrente anno, rappresenterà, sulla base degli usi sostenibili già individuati dal Piano del Parco e normati nel Regolamento, il necessario, principale, strumento operativo per il perseguimento delle politiche di promozione di un'economia basata sulla fruizione dei valori del Parco e sull'uso sostenibile delle sue risorse.
L'augurio è che la Regione Abruzzo, non vanifichi anche tale importante obiettivo di sviluppo del territorio del Parco, continuando ad insabbiare il Piano del Parco, da cui il Piano di sviluppo discende.
4 miliardi per un Parco pulito e più bello
Continua la politica dei fatti concreti del Parco, tesa ad eliminare i guasti macroscopici inferti al territorio del Parco da decenni di malgoverno. Come il 2000 è stato caratterizzato dalle operazioni di bonifica e restauro paesaggistico del bacino imbrifero Orta - Orfento, che hanno visto il Parco impegnare risorse proprie per ben 3.096.000.000 a vantaggio dei comuni di Sant'Eufemia a Maiella (700 milioni), Abbateggio (250 milioni), Campo di Giove (203 milioni), Caramanico Terme (430 milioni), Pacentro (170 milioni), Palombaro (250 milioni), Pretoro (300 milioni), Rapino (350 milioni), Salle (250 milioni), San Valentino (193 milioni), così il 2001 sarà caratterizzato dalla bonifica dell'area dei Quarti e del bacino imbrifero dell'Aventino con l'obiettivo di pervenire alla bonifica quasi completa delle acque superficiali e sotterranee del Parco. Le risorse a disposizione, pari a lire 771 milioni serviranno a cofinanziare, nella percentuale del 80%, progetti relativi a bonifica di discariche, restauro di siti di cava, impianti di depurazione, depurazione scarichi aziendali, restauri paesaggistici.
3.300 milioni per un Parco organizzato
Obiettivo principale il completamento della rete museale, informativa e ricettiva del Parco, al fine di definire un servizio turistico adeguato e razionalmente articolato sul territorio, in grado anche di attivare lavoro diretto per la gestione e nell'indotto. Il completamento di tutte le realizzazioni in corso - di cui già ultimato arredato ed inaugurato il centro di visita di Rapino - a Palena, Pizzoferrato, Montenerodomo, Fara San Martino, Sant'Eufemia a Maiella che andranno ad affiancarsi a quelle già esistenti a Bolognano, Lama dei Peligni, Fara San Martino, Caramanico Terme, insieme agli Uffici Turistici di Guardiagrele, Campo di Giove, Pescocostanzo, Pennapiedimonte, Pacentro, Pretoro ed Ateleta (di Progetto) consentiranno nel 2001 di offrire un servizio turistico finalmente adeguato ed articolato sul territorio e di attivare lavoro diretto per la gestione e nell'indotto. L'acquisto in itinere dei beni dismessi dalle Ferrovie dello Stato, e la loro riutilizzazione - dalle stazioni di Cansano e Palena ai vari caselli - consentirà, inoltre, di porre in essere iniziative organizzate di visita al Parco collegate a tour operator nazionali.
1.200 milioni per la ricerca e le azioni a favore
della fauna e della flora del Parco
Lo sforzo programmatico del 2001 si caratterizza soprattutto per le decise azioni di conservazione delle specie animali rare e pregiate del Parco, motivo stesso della sua istituzione. Attenzione particolare è riservata alla popolazione di Orso Bruno Marsicano le cui segnalazioni nel territorio del Parco risultano in crescente aumento anche in ragione delle notizie sempre più allarmanti in ordine allo stato complessivo degli individui presenti nei territori dell'Appennino centrale, fatto che fa aumentare decisamente la responsabilità del Parco Nazionale della Majella per la conservazione della specie rara.
Del pari, sono state intensificate le azioni di monitoraggio e studio di Lupo, Cervo e Capriolo e Lince e verrà completata, l'operazione di rilascio sperimentale di esemplari di Lontra nell'Orta - Orfento. In tale contesto importanza scientifica, didattica e turistica assumono le aree faunistiche in corso di realizzazione e progettazione del Lupo a Pretoro, del Cervo a Gamberale, del capriolo a Serramonacesca, del Camoscio in un'area tra Campo di Giove, Pacentro e Sant'Eufemia, dell'Orso a Palena e le connesse operazioni di scambio con gli altri parchi che porteranno anche ad operazioni di rilasci di individui di Camoscio, Capriolo, Cervo e Gufo reale.
Le azioni a sostegno dei rapaci contemplano la realizzazione di un Centro Rapaci in grado di accogliere degnamente gli esemplari oggi ospitati precariamente nelle strutture di Fara San Martino e Lama dei Peligni, che funga anche da Centro di Cura e Recupero degli animali recuperati feriti. Vengono inoltre proseguite le indagini relative all'avifauna, all'erpetofauna e analisi genetica dei popolamenti di trote presenti nel territorio del Parco.
Prosegue inoltre l'operazione biodiversità tesa ad accrescere le conoscenze del patrimonio flogistico del Parco così come al recupero ed all'analisi genetica delle cultivar agronomiche di cui è ricco il territorio del Parco.
Oltre 6 miliardi per la stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili
Il progetto di stabilizzazione occupazionale dei Lavoratori Socialmente Utili, approvato dal Ministero dell'Ambiente il 2 Febbraio 2001, prevede un impegno complessivo di risorse finanziarie da erogarsi su un arco temporale triennale pari a lire 6.483.000.000), di cui quota parte pari a lire 3.600.000.000 di spettanza del Ministero dell'Ambiente, e la rimanente parte a carico dell'Ente Parco lire 2.883.000.000.
La realizzazione di tale piano consentirà di creare occupazione stabile e permanente nei settori del Parco per ben 33 unità lavorative. E' sicuramente l'iniziativa più positiva, dal punto di vista occupazionale, che consente da un lato la risoluzione dei problemi occupazionali per un elevato numero di lavoratori e dall'altro la risoluzione di molteplici problemi gestionali del Parco.
200 milioni per la promozione delle attività compatibili
Gli incentivi a tali attività, comunque compatibili con la tutela ambientale, rappresentano una importante tappa nell'articolato programma di interventi del settore avviato da anni dall'Ente Parco a sostegno delle iniziative artigianali di qualità legate alla tradizione storica del territorio.
100 milioni per la istituzione di un Centro Internazionale
L'istituzione del Centro Studi, da attuare in stretta collaborazione con le università abruzzesi, italiane e straniere interessate e con le principali associazioni culturali, ambientaliste, sociali, è finalizzata a:
- realizzare e gestire un centro di ricerca di interesse pubblico in campo ambientale;
- promuovere e realizzare attività di ricerca, di sperimentazione, di formazione di consulenza e assistenza tecnico-scientifica;
- organizzare corsi, seminari, ed iniziative di formazione turistico ambientale ai vari livelli;
- promuovere con le università italiane e straniere, pubbliche e private, l'istituzione di scuole di specializzazione e qualsiasi altra attività di livello universitario.
205 milioni per il Lavoro dei Giovani
20 giovani dei diversi comuni del Parco che hanno partecipato ai corsi di formazione organizzati dal Parco nel 2000, saranno assunti dal parco con contratto a termine per il periodo estivo per essere destinati all'assistenza ed al controllo dei flussi turistici nelle aree più vulnerabili ed a maggior impatto di visitatori. |