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Novità
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Il video sul sentiero Pirandello ora disponibile in dvd
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La natura del parco orsiera nelle immagini di coazze e delle sue montagne
È ora disponibile in dvd-video il lavoro sul Sentiero Pirandello realizzato dalle guardaparco del Parco Orsiera Rocciavré - settore Valsangone, Patrizia Franceschini e Stefania Vuillermoz, realizzato grazie al sostegno dell'Ecomuseo e del Comune e con il finanziamento della Regione. Le due guardaparco del Parco Orsiera Rocciavré hanno realizzato un bel video che ripercorre le tappe, con immagini, musiche, brani, del Sentiero Pirandello che fu realizzato nel 2001 per il centenario della visita del premio Nobel in paese. Lo scrittore siciliano fu molto colpito da alcuni aspetti ambientali di Coazze e della Val Sangone, in particolare dal verde e dalle acque. È per non perdere questo spirito di osservazione che le guardaparco hanno voluto realizzare il dvd che ha avuto ottimi apprezzamenti quando è stato presentato al pubblico.
Il dvd si può trovare presso l'Ecomuseo dell'Alta Val Sangone, Viale Italia 1, info@ecomuseoaltavalsangone.it - 011/ 9349681 oppure presso la sede del Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè, Via Matteotti 142, pnorvalsangone@ruparpiemonte.it - 011/9340322.
Coazze, un piccolo centro quasi isolato nella cerchia alpina a ridosso di Torino è stato luogo di soggiorno di numerosi ospiti illustri, dal conte Camillo Benso di Cavour al premio Nobel per la Letteratura, Luigi Pirandello.
Proprio durante questo periodo di villeggiatura con la moglie, i figli e la sorella Lina, nella tarda estate del 1901, lo scrittore annotò le sue osservazioni in un quadernetto di disegni ed appunti, il Taccuino di Coazze, in cui non mancò di celebrare con diversi spunti il famoso campanile: Campanile della Cattedrale. Cuspide ottagonale. Finestra bifora. Orologio - "Ognuno a suo modo". Questo motto lo colpì al punto da suggerirgli il titolo della sua opera Ciascuno a suo modo (1924).
Da questo suo lavoro il Comune di Coazze ebbe l'idea di realizzare nel 2001, in occasione del centenario del soggiorno pirandelliano, un Sentiero Letterario che si snoda in parte nel paese e in parte sulle pendici della famosa collinetta retrostante, detta "del Faro".
Questo "viaggio" ci apre spunti di osservazione che noi rischiamo di dare per scontati.
Pirandello infatti celebra di Coazze e dei suoi dintorni la frescura ed il verde. Gli occhi di un siciliano, abituati all'arsura di una terra dai "colori violenti", si incantano di tanto verde, come di maggio; della ricchezza ed abbondanza dei corsi d'acqua: quel fremito perenne, il borboglìo del Sangone, giù nella valle e dell'efficace rete di canali di irrigazione (le cosiddette bealere), dove l'acqua scorre placida, pel canale, assoggettata all'uomo, all'industria.
Della cerchia di monti che avvolge Coazze, Pirandello osserva i veli di nebbia stracciati che li avvolgono, quelli più prossimi appaiono cupi d'ombra
i più lontani sfumano tra la nebbia, attediati.
Il Parco Orsiera Rocciavré ha tratto spunto dall'opuscolo redatto a suo tempo da Mauro Sonzini nonché dai documenti messi a disposizione dall'Ecomuseo dell'Alta Val Sangone e dal "Comitato Pirandello", per realizzare una proiezione multimediale che accompagna il "visitatore virtuale" lungo l'itinerario del sentiero e molto oltre, offrendogli spaccati di vita dell'epoca ed un'ampia panoramica di una delle tre vallate del Parco, la Val Sangone, situata al riparo dai grandi circuiti turistici, ma interessante per la varietà dei paesaggi e per le sue montagne dalle caratteristiche fortemente alpine, nonostante le sue vette non superino i 2778 metri del Monte Rocciavré.
La proiezione, presentata in più occasioni sia a Coazze che a Torino, oltre al materiale storico di cui sopra, è arricchita da 298 fotografie a colori scattate dalla guardaparco Patrizia Franceschini.
L'Ecomuseo Alta Val Sangone ha apprezzato questo lavoro e ha stimolato il Comune di Coazze a finanziare la realizzazione di un dvd-video, con il contributo economico della Regione Piemonte.
Il progetto si è potuto attuare grazie al lavoro congiunto delle guardaparco Stefania Vuillermoz e Patrizia Franceschini, che hanno prestato le loro voci nella narrazione, curato il montaggio video, nonché la scelta dei brani musicali per valorizzare l'intensità emotiva dei testi Pirandelliani.
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150mila euro per il Giro dell'Orsiera
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Una scommessa per un turismo "intelligente" Montagne incantevoli a due passi da Torino: lavori sui sentieri
La Regione Piemonte ha accolto il progetto del Parco Naturale Orsiera Rocciavré "Il Giro dell'Orsiera e arroccamenti in Val Susa" e lo ha finanziato con 146.815 euro.
Il progetto rientra nel finanziamento della misura 313 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione. Il finanziamento è stato deciso il 20 luglio.
I circa 150mila euro serviranno per realizzare interventi di manutenzione straordinaria compresa la segnaletica orizzontale e verticale del Giro dell'Orsiera (GO) e dei sentieri che vi conducono (sentieri di arroccamento). Saranno sistemati i piani di calpestìo e piccoli tratti in cui si sono verificate erosioni spondali, e sono previsti rifacimenti di piccole opere quali i muretti a secco.
Inoltre, sarà completata e/o rifatta la segnaletica dei sentieri, sia orizzontale che verticale, nel rispetto delle indicazioni del Cai (Club Alpino italiano) e della Regione Piemonte che prevedono una segnaletica unificata anche nella numerazione.
Entro il 30 ottobre il Parco predisporrà, con risorse interne, il progetto definitivo, poi partirà la fase di affidamento dei lavori. Il tutto deve essere completato e rendicontato entro giugno 2011. La progettazione interna consente di risparmiare e di destinare tutte le risorse finanziate ai lavori sui sentieri.
Per poter partecipare al bando, è stato necessario un lavoro preliminare di mappatura dei sentieri attraverso il Gps, eseguito dalla "Società 3 Valli Ambiente e Sviluppo" che collabora con il Parco. In questo modo tutti i percorsi coinvolti sono stati "registrati" in formato digitale, ed il Parco dispone ora di un'importante documentazione.
Da segnalare inoltre che sono stati finanziati anche altri due progetti "vicini" a quello del Parco. Si tratta di "Valsangone Trekking" dell'Ecomuseo Alta Valsangone di Coazze e di "In Alta Val Chisone tra Plaisentif e Via dei Romani" presentato dalla Comunità montana Valli Chisone e Germanasca. Con il coordinamento della Provincia, i tre progetti proseguiranno il loro iter insieme, per interventi sinergici in aree vicine.
ulteriori informazioni (PDF - 83Kb)
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Si inaugura la foresteria di Montebenedetto
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Comunicato Stampa 23 giugno 2009
Il 2 luglio alle 18.00 si inaugura la Foresteria della Certosa di Montebenedetto.
Il complesso è di proprietà della Regione Piemonte che lo ha acquistato nel 2006, insieme a 69 ettari di terreno, tra pascolo e bosco.
La gestione è affidata al Parco Orsiera Rocciavrè. Il Parco da molti anni organizza presso il complesso manifestazioni turistico culturali quali concerti e mostre oltre a predisporre visite guidate. Nella chiesa sono esposti pannelli sulla storia della Certosa.
La gestione della Foresteria sarà a cura del signor Luciano Giovale, titolare dell'azienda agricola montana che ha sede nel complesso, dove si occupa della manutenzione ordinaria degli edifici e della manutenzione e pulizia dei pascoli, del bosco e dei sentieri interni del complesso.
La Foresteria, antico dormitorio dei conversi, restaurata tra il 2005 ed il 2007, dispone di 23 posti letto suddivisi in quattro camere con bagno. Al piano terra vi sono una cucina-soggiorno ed un locale di prima accoglienza. Essa comprende anche un piccolo appartamento organizzato su due piani composto di cucina-soggiorno, bagno al piano terra, camera e ripostiglio al primo piano collegati da una scala a chiocciola, in uso al malgaro.
Gli interventi finora realizzati nell'intero complesso ammontano a circa 908mila euro; per la Foresteria (rilievi stratigrafici sugli intonaci, assistenza archeologica per restauro, ristrutturazione e restauro, accatastamento, arredamento, varie spese accessorie) ne sono stati spesi 457mila 500.
Con l'inaugurazione della Foresteria, si aprono nuove prospettive di utilizzo di tutto il complesso della Certosa: sono previste convenzioni e collaborazioni con Università per ulteriori studi e approfondimenti, e si pensa a stages e attività didattiche di più giorni, organizzate dalla società 3 Valli Ambiente & Sviluppo.
Le prenotazioni per utilizzare la Foresteria si ricevono direttamente in loco presso il pastore, signor Giovale, oppure telefonando alla sede del Parco.
Allego breve storia della Certosa e descrizione del complesso.
L'inaugurazione è fissata per giovedì 2 luglio alle ore 18. Saranno presentati i lavori, vi saranno gli interventi delle autorità, intermezzi musicali a cura di "Architorti". Seguirà buffet.
- Parco Orsiera Rocciavrè: Tel. 0122/ 47064 E-mail: parco.orsiera@ruparpiemonte.it - Sito web: www.parco-orsiera.it
- 3Valli Ambiente&Sviluppo s.r.l.: Tel. 0122/640069 - 320/425710 - E-mail: guide.parco.orsiera@ruparpiemonte.it
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Storia della Certosa di Montebenedetto
I certosini, monaci dell'ordine religioso fondato da San Bruno nel 1084 nel massiccio della Chartreuse, si insediarono in Valle Susa verso la fine del XII secolo inizialmente alla Losa (Gravere) e dopo alcuni anni si spostarono a Montebenedetto.
Nulla si conosce rispetto alla costruzione degli edifici della Certosa; tuttavia dai documenti raccolti nel "Cartario delle Certose di Losa e Montebenedetto" si rileva che nel 1198 la comunità certosina era già insediata a Montebenedetto.
Per quasi trecento anni i monaci abitarono la Certosa di Montebenedetto utilizzando i boschi ed i pascoli circostanti, oltre ad alcune cascine in pianura.
Con il trascorrere del tempo la comunità certosina spostò il proprio interesse della attività silvo-pastorali verso i fertili terreni di fondovalle. In questo nuovo contesto la collocazione della Certosa venne a trovarsi in posizione troppo decentrata. Inoltre nel 1473 una straordinaria piena del rio Fontane danneggiò gravemente la Certosa: le celle dei monaci furono distrutte ed uno smottamento trascinò a valle la correria.
A fronte di questa situazione il capitolo generale stabilì nel 1498 il trasferimento dei monaci a Banda, una località a quota inferiore sempre a Villarfocchiardo, dove erano già state approntate delle celle e costruita una nuova chiesa. Montebenedetto venne ridotta alla condizione di "grangia" (alpeggio) ed affidata in gestione al procuratore dei certosini fino alla confisca avvenuta nel periodo napoleonico.
Nel 1598 i monaci si trasferirono ad Avigliana, nel 1630 ritornarono per un breve periodo a Banda per poi trasferirsi nel 1647 presso la Certosa Reale di Collegno.
Nel periodo napoleonico l'ordine religioso venne sciolto ed i beni confiscati.
Nel 1830 i beni della Certosa furono messi all'asta: i terreni furono frazionati e passarono in proprietà di tre diversi acquirenti: da una parte il complesso della Certosa con i terreni circostanti, comprendenti anche la correria, fino al ponticello del torrente Gravio, dall'altra le Grange con il versante sinistro del torrente Gravio ed infine i territori più alti della montagna.
Nei documenti antichi la Certosa di Montebenedetto era descritta come una "piccola casa, una certosa modesta con una chiesa ben costruita": questo fa ritenere che in rapporto ad altre fondazioni certosine abbia mantenuto più a lungo i caratteri di povertà ed austerità propri dei primi insediamenti certosini.
Il trasferimento a Banda dei monaci alla fine del 1400 impedì che la primitiva struttura venisse alterata dalle ricostruzioni e dagli abbellimenti sei e settecenteschi, che caratterizzarono invece la Grande Chartreuse presso Grenoble.
Malgrado sia stata danneggiata gravemente dall'alluvione del 1473 e successivamente trasformata in cascina, la Certosa di Montebenedetto conserva parti architettoniche antiche di estremo interesse, come la chiesa giunta, senza rimaneggiamenti, fino ad oggi dal medioevo.
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Il complesso della Certosa
Il complesso monumentale della Certosa è caratterizzato da un perimetro chiuso nel quale trovano collocazione tutti gli edifici, che hanno una struttura muraria portante in pietrame, per lo più a vista, con coperture di pietra di "losa".
Si ipotizza che il complesso fosse formato dall'area delle celle dei monaci, da un grande chiostro, un piccolo chiostro, dal refettorio, dall'orto, dalla casa del priore, dalla chiesa con annesso portico.
Alcuni dei fabbricati sono oggi utilizzati per le attività dell'azienda agricola (stalla, locale di caseificazione, deposito formaggi, locale vendita); altri sono invece a disposizione dei visitatori e per le manifestazioni. Tra questi, la Chiesa, che rappresenta uno dei rari esempi di architettura romanica certosina, restaurata tra il 1987 ed il 2000 con interventi di consolidamento, risanamento e restauro conservativo. All'intero della chiesa sono stati sistemati dei pannelli in legno per una esposizione permanente che illustra la storia della Certosa. La chiesa viene utilizzata per mostre, convegni, concerti ed altre manifestazioni culturali.
Il complesso è oggi dotato di un proprio acquedotto e di energia elettrica prodotta da una centralina idroelettrica.
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Il parco orsiera rocciavrè al progetto Eden: tra le migliori destinazioni
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Comunicato Stampa - 23 giugno 2009
Si svolgono venerdì 26 giugno a Roma la premiazione e la presentazione della destinazione vincente e delle migliori destinazioni scelte per il progetto comunitario "Eden - destinazioni europee d'eccellenza - 2008/2009" dedicato al tema "Turismo e aree protette". Si tratta di una scelta effettuata dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, per offrire all'Europa la migliore destinazione italiana.
Il Parco Naturale Orsiera Rocciavrè si è classificato al secondo posto tra 52 partecipanti.
Dopo l'invio del materiale di presentazione richiesto, il Parco ha ricevuto la visita di parte della commissione giudicatrice, composta oltre che da funzionari del Dipartimento, da esperti del Touring Club Italiano, di Unionturismo e di Federparchi. La visita del 28 maggio si è svolta tra il Paradiso delle Rane di San Giorio e la Certosa di Montebenedetto sopra Villarfocchiardo, due luoghi caratteristici del Parco Orsiera Rocciavrè. I criteri di selezione delle destinazioni prevedevano tra l'altro la valorizzazione dell'area protetta a fini turistici; la comunicazione e nuove forme di turismo per promuovere l'area protetta; la responsabilità sociale delle imprese operanti nell'area; il coinvolgimento delle comunità locali; l'accessibilità e qualità dell'offerta.
Il Parco ha indicato tra i suoi punti forti il numero dei posti letto, l'utilizzo di prodotti tipici, la valorizzazione dell'artigianato locale, la creazione della Società 3 Valli, le azioni di tutela e di promozione dei suoi siti (riserve, Certosa di Montebenedetto, Forte di Fenestrelle, solo per citarne alcuni), l'accessibilità anche ai disabili grazie alla partecipazione all'Interreg "Una montagna per tutti", la creazione dei centri visita, la partecipazione a progetti di educazione alla sostenibilità (Infea sui rifiuti e la raccolta differenziata e Infea sul risparmio energetico), l'adesione alla "Carta Natura e Cultura" del Gruppo di Azione Locale (GAL) Escartons e Valli Valdesi e le numerose altre attività che propone. Segnalati inoltre la facilità di accesso al Parco, la presenza di cartellonistica, le attività didattiche e per famiglie. La destinazione prescelta "Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre" in Sardegna avrà un riconoscimento ufficiale da parte della Commissione Europea.
Le altre destinazioni, tra le quali il Parco Orsiera Rocciavrè, saranno inserite sul portale Eden della Comunità europea.
Alla cerimonia di venerdì a Roma parteciperà per il Parco la Direttrice Laura Castagneri che illustrerà l'area protetta e le azioni di salvaguardia e di sviluppo turistico.
Parco Orsiera Rocciavrè Tel. 0122/47064 - E-mail: parco.orsiera@ruparpiemonte.it - Sito web: www.parco-orsiera.it
3Valli Ambiente&Sviluppo s.r.l. Tel. 0122/640069 Cell. 320/425710 - E-mail: guide.parco.orsiera@ruparpiemonte.it
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Avviso di selezione per affidamento incarico
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Avviso di selezione per affidamento incarico per analisi socio economica e definizione linee di indirizzo per la redazione del Piano Pluriennale Economico Sociale
Scadenza: 18/02/2009, ore 12.00
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Calendario 2009
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Cieli sul Parco
Il tempo specchio del cielo
Fin dal 1991 sono presenti nel nostro calendario le fasi della luna, primario riferimento per chiunque si occupi di natura. In molte pubblicazioni del Parco sono comparse illustrazioni di nubi e nebbie, di tramonti e arcobaleni.
E' dunque un ineluttabile processo naturale che si compie con questo 19° calendario, dove confluiscono le competenze di meteorologi e astrofili che operano nelle nostre valli tramite la Società Meteorologica Italiana (Nimbus) e l'Associazione Astrofili Segusini. La tavola del mese di giugno rappresenta al meglio questa feconda commistione: previsioni di notte serena dopo una giornata di pioggia da parte di Nimbus, comprensione del moto stellare da parte degli Astrofili Segusini e conoscenza del territorio e del miglior punto di osservazione da parte dei Guardiaparco.
Retro del Calendario (PDF - 71Kb)
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Riapre il 26 Luglio un piccola ma meravigliosa chicca della Val Susa: Paradiso delle rane
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Ultimata da pochi giorni la ristrutturazione e l'arredo della struttura che diventa ora un nuovo punto di appoggio: merende sinoire e piccola ristorazione di qualità, rigorosamente con prodotti del Parco e della valle
Apertura di "rodaggio" il 26 luglio ma inaugurazione ufficiale il 6 Agosto 2008 alle 18.00.
Uno dei più affascinanti ed intatti luoghi della Val Susa, "paradiso delle rane" a Travers a Mount nel Comune di San Giorio, nel cuore del Parco Orsiera Rocciavrè si arricchisce dal 26 luglio 2008 di un nuovo, prezioso, punto di appoggio per l'escursionista: apre infatti, dopo la relativa ristrutturazione il punto ristoro presso la località Cortavetto, che si affaccia proprio al bordo di uno dei laghetti naturali dell'area. Dopo anni di chiusura della struttura, il Parco Orsiera Rocciavrè ha infatti ricercato e, con il contributo della Regione Piemonte, trovato i fondi necessari per non lasciare questo patrimonio all'abbandono ed al degrado provvedendo invece a ristrutturare interamente l'immobile ed a renderlo conforme alle attuali severe norme igienico-sanitarie. La rinnovata struttura ricettiva si trova proprio sul percorso di uno degli accessi principali dell'Area Protetta dal versante valsusino: aprirà i battenti il 26 luglio per un primo periodo di "rodaggio" nei week end, per poi venire ufficialmente inaugurata il 6 agosto 2008 alle ore 18.00 mese nel quale resterà aperta tutti i giorni.
Il Paradiso delle rane lo potrete trovare aperto il venerdì, sabato e domenica dalle 8.00 alle 20.00 durante i mesi di luglio, settembre e ottobre; ad agosto sarà aperto tutti i giorni.
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