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InfoNews

H2PO

Marzo 2004

Primi passi verso la bonifica dell'Oma e Chimica industriale sul Sangone

Il 12 gennaio 2004 presso il comune di Rivalta di Torino si sono tenute due importanti conferenze di servizio per l'approvazione del piano della caratterizzazione e del progetto di messa in sicurezza, redatti entrambi ai sensi del D.M. 471/99, relativi all'area dello stabilimento Chimica industriale s.r.l. ed all'area dello stabilimento Oma s.r.l.
Si tratta di due impianti che hanno determinato negli anni un forte inquinamento del territorio collocato sulla sponda destra orografica del Torrente Sangone e che oggi, grazie al forte impegno profuso dall'amministrazione comunale di Rivalta, sono oggetto di una nuova attenzione per la risoluzione dei problemi di messa in sicurezza dell'area.
La criticità ambientale del sito è davvero grave tanto da elevare l'area stessa a potenziale sito di bonifica di interesse nazionale:

  • presso lo stabilimento della ditta Chimica Industriale, sono stoccate ben 720 tonnellate di rifiuti, stoccati in colli (circa 4.400 fusti), una buona percentuale dei quali si trova in condizioni precarie. All'interno dei serbatoi sono stoccate circa 3.500 t di rifiuti: la maggior parte dei serbatoi è in avanzato stato di degradazione. Per l'intera messa in sicurezza si prevede un importo complessivo dell'intervento di ben Euro 2.589.278,00 oltre ai Euro 1.440.000,00 per il Piano di caratterizzazione.
  • presso lo stabilimento della ditta OMA, è stato quantificato uno stoccaggio di circa 4.450 tonnellate di rifiuti, dei quali circa 4.000 contenuti all'interno di serbatoi fuori terra, altri contenuti in due vasche interrate. Per l'intera messa in sicurezza si prevede un importo pari a Euro 2.585.921,88. Il quadro economico relativo alla caratterizzazione della ditta OMA prevede un costo pari a Euro 1.291.000,00.

La gravità locale della situazione ambientale, desumibile dai quantitativi in gioco di rifiuti e dal fatto che il rapporto tra OMA e Chimica Industriale, per quanto riguarda la pericolosità sia valutabile in 1:10, e che è oggetto di attenzione da molti anni ha quindi ora visto primi passi formali che fanno ben sperare anche in seguito al recente provvedimento di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria.