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Parco fluviale del Po tratto torinese |
InfoNews |
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Marzo 2005Incendi nei rimboschimenti a Cavagnolo e BrusascoDal 2002 è in corso nel territorio del Parco fluviale del Po torinese, nei comuni di Cavagnolo e Brusasco, un progetto di riqualificazione ambientale con finanziamento pubblico su unarea comunale originariamente occupata da pioppeti.Il progetto, voluto dal Parco Fluviale del Po in collaborazione con i Comuni di Cavagnolo e Brusasco, prevede, oltre al rimboschimento già effettuato con specie arboree e arbustive autoctone (salice bianco, ontano nero, pioppo bianco e nero, quercia) su unampia area, la costruzione di strutture per migliorare la fruibilità del pubblico. In questa zona infatti sono in corso di realizzazione attrezzature che consentiranno al pubblico di fruire di unarea in precedenza utilizzata per scopi agricoli e di pioppicoltura. Sullarea sono in corso di realizzazione percorsi di interesse naturalistico, un capanno per lavvistamento dellavifauna, un percorso sportivo (percorso natura), aree di sosta attrezzata, percorsi accessibili a disabili e non vedenti, parcheggi. Inoltre sono previsti interventi per la riqualificazione ambientale dellarea quali la rimozione di materiale inquinante apportato dallultima piena del Po. Si tratta quindi di un progetto a vantaggio di tutte le persone che amano il territorio fluviale e che desiderano esercitare attività ricreative in un ambiente naturale. Però martedì 8 marzo larea che era stata piantumata con specie autoctone naturali a Cavagnolo si è incendiata ed è andata completamente distrutta. Un secondo incendio si è sviluppato sabato 12 marzo tra le rive del Po e la ex statale della Valle Cerrina in località Caserma nel comune di S. Sebastiano Da Po. Domenica 13 marzo si è invece incendiata una zona in comune di Brusasco dove si stavano costruendo alcune strutture ricreative (area attrezzata con tavolini, fontane, area attestazione autoveicoli). In questoultimo caso i danni sono stati più contenuti. Ovviamente non è certa la natura dolosa dellincendio, ma è evidente la perdita ambientale e sociale (oltre che economica) che tutti abbiamo subito a seguito di questo evento. Dispiace ed è con rammarico che anche in questi territori si debbano registrare episodi di tale gravità che sembrano far giungere sino a qui inveterate abitudini di altre regioni dove la speculazione ambientale è spesso diffusa. E anche per questo che deve ancora di più rafforzarsi limpegno di tutti per la cura del nostro territorio, contro la barbarie e lignoranza di pochi e per la difesa dellimpegno profuso dai Comuni e dal Parco, che investono risorse e lavoro per migliorare la qualità dellambiente lungo la fascia del Po. Ippolito Ostellino e Sandra Buzio |