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Guardiaparco in servizio tra Gassino e S. Raffaele
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Guardiaparco in servizio tra Gassino e S. Raffaele

Novembre 2006

Bracconiere sorpreso in flagranza mentre uccide un airone bianco maggiore

Il 20 settembre 2006, soltanto pochi giorni dopo l'apertura della stagione venatoria, gli agenti di vigilanza del Parco fluviale del Po nei pressi di Gassino hanno sorpreso in flagranza un cacciatore che abbatteva a colpi di fucile un esemplare di Airone bianco maggiore. Il cacciatore è stato denunciato all'autorità giudiziaria mentre l'Airone ed il fucile sono stati sottoposti a sequestro.
L'Airone bianco maggiore (Ardea alba), uccello un tempo raro ma oggi fortunatamente sempre più avvistabile lungo le sponde dei nostri fiumi, è considerato , insieme a tutti gli altri ardeidi, specie particolarmente protetta dalla legge italiana e dalla normativa europea.
Non è purtroppo la prima volta che all'interno della zona di salvaguardia del Parco vengono rilevate violazioni gravi alla legge venatoria, violazioni che per la loro gravità sono da considerarsi veri e propri atti di bracconaggio.
In cinque anni di controlli i guardiaparco hanno elevato 52 sanzioni amministrative (per un ammontare di 8.785 Euro) nonché 7 denunce penali in materia di caccia.
Tra le specie illegalmente abbattute si annoverano negli anni passati una Pantana (Tringa nebularia) e esemplari di Allodole (Alauda arvensis). In altri casi i bracconieri sono stati sorpresi mentre allestivano lacci in cavi d'acciaio per catturare ed uccidere volpi, cinghiali e fagiani.
Questi avvenimenti confermano come il fenomeno del bracconaggio, ritenuto forse dall'opinione pubblica un retaggio di un passato più o meno lontano, sia invece una realtà assai attuale.
Anche la pesca praticata con mezzi illegali negli ultimi anni ha conosciuto un aumento inaspettato; essa viene messa in pratica dai numerosi immigrati provenienti dai paesi dell'Europa dell'Est, i quali per motivi culturali o per necessità alimentari sono spesso sorpresi nei nostri fiumi con reti e tramagli. Nel solo 2006, a fronte di circa 70 controlli, sono stati effettuati 16 sequestri amministrativi di pesci, lenze e attrezzi illegali e sono state comminate sanzioni per un ammontare di 864,00 Euro.
Evidentemente resta ancora da lavorare molto sull'antica questione di comportarsi correttamente nel rispetto della fauna, senza voler giungere a posizioni estreme, ma semplicemente facendo rispettare quel minimo di regole che ci siamo dati e che saremmo tutti chiamati a rispettare.