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Parco fluviale del Po tratto torinese |
InfoNews |
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Novembre 2006L'Ente Parco e l'Area Attrezzata in regione Bolasso tra Cavagnolo e BrusascoIl Presidente ed il Direttore dell'Ente di Gestione del Parco del Po Torinese, in merito a notizie comparse sui giornali locali circa la situazione di abbandono in cui versa attualmente l'Area Attrezzata posta nei pressi della riva del Po nei Comuni di Brusasco e Cavagnolo, intendono far sapere e sottolineare che l'Ente Parco non abbandona il proprio territorio ma si impegna con le risorse disponibili a seguire i progetti realizzati.L'Ente sta infatti compiendo notevoli sforzi per cercare di mantenere l'area in condizioni dignitose, per quanto è possibile in ragione delle limitate risorse economiche e dello scarsissimo numero di personale di vigilanza. Nel corso dell'anno corrente sono stati effettuati ad esempio tre interventi di sfalcio delle aree attrezzate e del parcheggio di Brusasco, due del percorso ginnico (anche documentati con riprese fotografiche del prima e dopo), ed uno di manutenzione degli impianti forestali (tra l'altro con successivo collaudo positivo dell'intervento di miglioramento forestale da parte del competente Settore regionale). Ma non basta. L'Ente di gestione, che aveva stipulato convenzioni con le amministrazioni comunali per la realizzazione di due distinti interventi di riqualificazione (la realizzazione delle aree attrezzate e gli interventi di miglioramento forestale), intende proseguire e riprendere il programma avviato, incontrando le amministrazioni comunali di Brusasco e Cavagnolo, per concordare soluzioni idonee e fattibili al fine di assicurare, con la partecipazione attiva di tutti i soggetti, adeguate azioni sia per la manutenzione di quanto già realizzato (ad esempio taglio erba, pulizia), che per migliorare e completare in modo funzionale le infrastrutture presenti (ad esempio il percorso didattico naturalistico). Il problema più grave però è un altro: nessun accordo, nessun impegno, nessuna azione sarà mai vincente contro l'ignoranza e la stupidità che portano al vandalismo. Purtroppo constatiamo che sempre più spesso i lavori eseguiti e le opere installate vengono subito prese di mira dai vandali e dagli ignoranti (ne sono una prova le fotografie pubblicate sui giornali locali: paline indicatrici di percorsi sistematicamente distrutte, piantine sradicate), con abbandono di immondizia, anche con scarichi abusivi, danneggiamenti e distruzioni di ogni sorta. Di fronte a questi fatti occorre un'azione incisiva di educazione, di tutte le componenti sociali presenti sul territorio, ma occorre anche un'azione di severo controllo che il Parco, da parte sua, metterà in atto con tutte le forme opportune. Il Direttore, Dott. Ippolito Ostellino Il Presidente, Piergiorgio Bevione |