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Il Parco del Po e la città di Torino visti da Superga
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Il Parco del Po e la città di Torino visti da Superga

Settembre 2006

Parchi Periurbani: riunito per la prima volta il coordinamento

Giovedì 21 settembre si è riunito, ospitato dalla Provincia di Milano nella sua sede di Palazzo Isimbardi, il gruppo di coordinamento dei parchi periurbani, nato a seguito della decisione presa nell'ultimo Congresso Nazionale di Federparchi che si è svolto a Catania lo scorso giugno. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti di Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, Parco del Po Torinese, Parco del Conero e Parco di Portofino.

Questa prima riunione ha avviato l'esame di una serie di questioni ritenute importanti per le aree verdi protette che si trovano a ridosso di centri urbani:

  1. Il primo impegno sarà quello di concentrarsi sulla realizzazione di un numero speciale dedicato ai parchi periurbani sulla rivista Parchi.

  2. E' stata prevista la realizzazione di un'iniziativa nazionale sui parchi periurbani da svolgersi a Milano entro il mese di aprile 2007.

  3. Si è affrontato il tema della biodiversità, della tutela ambientale, del turismo e dell'agricoltura, tutti problemi rilevanti e presenti all'interno dei parchi periurbani.

  4. E' emersa l'esigenza di avviare da subito un lavoro intenso di contatti con livelli istituzionali nazionali, regionali, locali e comunitari per sensibilizzare i decision-maker sulla tematica dei parchi periurbani. Allo stesso tempo, è stato messo in rilievo anche il bisogno di sviluppare un'iniziativa verso il sistema delle imprese in relazione allo sviluppo e alla sua qualità. Inoltre, le università italiane e tutte le istituzioni di programmazione territoriale dovranno essere coinvolte, a partire dall'iniziativa di aprile, nella riflessione e nel dibattito sui parchi periurbani.

  5. I parchi periurbani, per la particolare pressione antropica a cui cui sono soggetti (cioè i milioni di cittadini che ogni anno fruiscono di essi), hanno esigenze finanziarie particolari, dovute alle necessità di manutenzione continua e a interventi di riforestazione e di riqualificazione ambientale e urbana. Occorre sottolineare che i parchi periurbani si vanno affermando sempre più come piazze metropolitane, totalmente fruibili gratuitamente, e decisive per nuove forme di integrazione e inclusione sociale. Per queste ragioni risulta importante fare una riflessione su modelli di fiscalità che possono dare qualche elemento di certezza rispetto alla situazione attuale di totale dipendenza da risorse indirette. Serve, inoltre, una capacità d'iniziativa a livello comunitario affinché fondi strutturali UE siano messi a disposizione per eventuali finanziamenti. A questo riguardo sarebbe opportuna una comunicazione ufficiale di Federparchi a sostegno dell'impiego di fondi strutturali europei per il finanziamento di politiche di tutela ambientale dei parchi periurbani.

  6. Tanto la tutela della biodiversità quanto la salvaguardia ambientale richiedono, nelle aree densamente antropizzate, una programmazione territoriale lungimirante in grado di aiutare, oltre al ripensamento delle città, la realizzazione della rete ecologica e di una vera e propria infrastruttura verde facendo leva sulla riutilizzazione di aree interstiziali, residuali e di aree povere anche sotto il profilo paesaggistico. Occorre lanciare l'idea e la proposta di potenziare la dotazione di verde di tutte le aree metropolitane e di quelle che subiscono pressioni antropiche. A questo riguardo sarebbe opportuno valutare la costituzione, nelle diverse realtà, di un'Agenzia Metropolitana per il Verde.

  7. Rilanciare la comunicazione, la partecipazione e la governance nell'ambito delle aree verdi. E' emerso durante l'incontro il grande tema della partecipazione: saper trovare risposte adatte alle sfide della gestione partecipata urbana mediante la gestione coordinata di progetti comuni da parte dei diversi soggetti istituzionali, politici, sociali, e delle imprese. Per questo motivo è considerato indispensabile coinvolgere "soggetti politici", associazioni, singoli cittadini. Da qui la consapevolezza che occorre rafforzare la comunicazione, i rapporti con i media e l'organizzazione di eventi al fine di diffondere e far conoscere le realtà delle aree verdi protette periurbane.

  8. E' emersa infine la necessità di individuare un logo e un acronimo che possa essere efficace nella comunicazione valutando non adeguato il termine "perturbano" oggi usato per qualificare i parchi di cintura metropolitana e delle aree densamente abitate.

  9. Infine, si è valutato che la prossima riunione del coordinamento avrà luogo a Napoli al fine di coinvolgere maggiormente i parchi campani e del Mezzogiorno.

Comunicato Stampa redatto dal Parco Nord Milano