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La traversa sulla Dora Baltea a Saluggia in condizioni di deflusso elevato
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La traversa sulla Dora Baltea a Saluggia in condizioni di deflusso elevato

Luglio 2007

News atti e decisioni dal Parco Fluviale del Po Torinese. Luglio-Agosto 2007

Una nuova proposta di criteri per regolare l'attività estrattiva al di fuori degli ambiti di "Coordinamento progettuale" del Piano d'Area del Po
In seguito alla approvazione da parte dell'Autorità di Bacino del Fiume Po della Direttiva "Rinaturazione" ed anche in conseguenza alla presentazione di nuovi progetti lungo la fascia fluviale che prevedono recuperi ambientali mediante attività estrattive, l'Ente di gestione del Parco del Po Torinese con la deliberazione della Giunta Esecutiva n. 88 del 18 luglio 2007 ha proposto i nuovi indirizzi dell'Ente in merito alle attività estrattive fuori ambito, previste all'art. 3.10 delle Norme di attuazione del Piano d'Area. Gli indirizzi adottati dall'ente fanno riferimento a quanto contenuto nella direttiva sulla "Rinaturazione" adottata dall'Autorità di Bacino del Fiume Po coordinando la normativa del Piano d'Area con atto di indirizzo generale. Tale direttiva è infatti considerata il documento di riferimento per la definizione e l'aggiornamento dei criteri dell'Ente di gestione del Parco in merito alle attività estrattive fuori ambito. Il documento è stato inviato per l'acquisizione dei pareri alla regione Piemonte ed all'Autorità di Bacino del Fiume Po a Parma ed in seguito al loro esame sarà portato alla approvazione del Consiglio Direttivo dell'Ente.



Respinto il progetto dalla Società B&B Cave di Verolengo, relativo ad interventi di riequilibrio paesaggistico ed ecologico ambientale, mediante attività estrattiva, a Borgo Revel
L'area in cui avrebbero dovuto essere eseguiti gli interventi indicati nel progetto respinto si trova nei pressi della Cascina Battaglina, lungo la strada Est Sottocosta Sant'Anna a Borgo Revel di Verolengo. Questa zona è sottoposta a tutela naturalistica non soltanto dalla Regione Piemonte, ma anche dall'Unione Europea, in quanto si trova all'interno del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) "Baraccone - Confluenza Po - Dora Baltea 1110019".
L'Ente ha condotto con la commissione urbanistica un esame dettagliato ed ha respinto il progetto della Società B & B di Verolengo in quanto giudicato non compatibile con le norme di attuazione del Piano d'Area e con le norme del Piano di Assetto Idrogeologico. Il giudizio della Commissione Urbanistica è stato recepito dalla Giunta Esecutiva dell'Ente Parco con la deliberazione n. 89 del 18 luglio 2007.



Approvato il progetto di bonifica delle aree degli ex stabilimenti "Chimica Industriale" e "OMA" a Rivalta
Sin dall'istituzione del Parco del Po la messa in sicurezza permanente, la bonifica e la necessità di successiva riqualificazione ambientale e naturalistica delle aree degli ex stabilimenti "Chimica Industriale" ed "O.M.A.", con la relativa ex discarica, nel Comune di Rivalta Di Torino e lungo il Torrente Sangone, hanno rappresentato un importante obiettivo dell'Ente di gestione.
Il 12 gennaio 2004 si tennero due specifiche Conferenze dei Servizi, per l'approvazione del progetto di messa in sicurezza, relativi rispettivamente all'area dello stabilimento O.M.A. S.r.l. e dello stabilimento Chimica Industriale S.r.l. Durante queste riunioni emerse che la non bonifica dell'area avrebbe comportato gravi rischi per i corpi idrici superficiali e per le falde .
Lo stabilimento OMA si occupava di rigenerazione di oli lubrificanti, di termodistruzione di rifiuti speciali pericolosi e di stoccaggio di rifiuti per conto terzi, mentre lo stabilimento della Società Chimica Industriale si occupava del recupero, rigenerazione ed incenerimento di solventi e di reflui esausti.
Il 13 luglio 2007 si è tenuta la Conferenza dei Servizi che ha approvato il progetto definitivo relativo ai primi interventi urgenti di messa in sicurezza dell'ex discarica dello stabilimento OMA. Questa discarica attualmente consiste in una fossa contenente melme acide deposte sul e nel suolo, senza alcuna impermeabilizzazione di fondo, con un evidente degrado ambientale e rischi per l'ambiente e la salute. Il progetto approvato prevede l'asportazione dei rifiuti e della parte di terreno contaminato, procedendo ad un pretrattamento on site e/o off site e successivo smaltimento in discarica e/o invio al recupero mediante coincenerimento. Tale processo avverrà per gradi, ossia per lotti funzionali, suddividendo l'impegno economico nel tempo, sulla base dei progressivi finanziamenti di cui potrà disporre il Comune di Rivalta di Torino.
Con la deliberazione n. 90 del 18 luglio 2007 la Giunta Esecutiva dell'Ente di gestione Parco del Po Torinese ha proposto al Consiglio Direttivo dell'Ente di stanziare delle risorse, da erogare sotto forma di contributo all'amministrazione comunale di Rivalta di Torino, e derivanti da entrate proprie dell'Ente (provenienti da tariffe per attività estrattiva), affinché l'amministrazione comunale di Rivalta possa realizzare uno studio di fattibilità, da utilizzare sia come strumento operativo per la ricerca di risorse finanziarie, sia come riferimento tecnico affinché gli attuali interventi di messa in sicurezza siano effettuati già in sintonia con gli obiettivi di destinazione finale delle aree, ossia di riqualificazione ambientale naturalistica.




Approvato il Protocollo di Intesa per la sperimentazione di rilasci idrici dalla traversa del Canale Farini sulla Dora Baltea a Saluggia
A conclusione dell'iter amministrativo e di concertazione fra i vari enti interessati (Regione Piemonte - Settore Pianificazione Risorse Idriche, Ente Parco Fluviale Po Torinese, Consorzio di Irrigazione e Bonifica Ovest Sesia, Associazione Irrigazione Est Sesia, Provincia di Vercelli - Servizio risorse idriche, Provincia di Torino - Servizio gestione risorse idriche, A.R.P.A. Dipartimento Provinciale di Vercelli, A.R.P.A. Sede Centrale di Torino), la Giunta Esecutiva del Parco del Po Torinese, nella sua seduta del 18 luglio 2007, con la Deliberazione n. 92, ha approvato la versione definitiva del Protocollo di Intesa che dà avvio alla sperimentazione di rilasci idrici dalla traversa del Canale Farini sul fiume Dora Baltea, (gestita dalla Coutenza Canali Cavour), situata in Comune di Saluggia.
Per capire meglio l'importanza dell'accordo, occorre ricordare che fin dalla legge n. 183 dell'8 maggio 1989 e successivamente con la legge n. 36 del 5 gennaio 1994 è stato introdotto il concetto di "deflusso minimo vitale" per un corso d'acqua, stabilendo che l'insieme delle captazioni di acqua non deve pregiudicare il deflusso minimo necessario per la sopravvivenza della vita animale nel corso d'acqua. Un recente decreto legislativo (D.lgs. 152 del 03/04/2006) stabilisce inoltre che l'Ente Gestore dell'Area protetta dichiara quali siano i corsi d'acqua che non possono essere captati e quale sia l'entità della captazione nel caso di corsi d'acqua che possono essere parzialmente captati.
A Saluggia esiste una traversa permanente in pietre e legno che sbarra il corso della Dora Baltea, per intercettarne parte delle acque e convogliarle nel Canale Farini, che qui ha origine. La traversa è perpendicolare all'asse del fiume e ha uno sviluppo lineare di 100 metri. In caso di scarso deflusso idrico la traversa impedisce del tutto il deflusso delle acque nel letto della Dora Baltea, che pertanto risulta completamente in secca.
L'obiettivo della sperimentazione dei rilasci dallo sbarramento del canale Farini, gestito dalla Coutenza Canali Cavour a favore delle Associazioni di irrigazione Est e Ovest Sesia, è quello di individuare le modalità di gestione dei rilasci in alveo, contemperando le esigenze dell'attività agricola con quelle di tutela ambientale.
Per la fase iniziale di sperimentazione è stato concordato che la Coutenza Canali Cavour rilascerà nell'alveo naturale della Dora Baltea a valle della derivazione del Canale Farini, ad ovest dell'isolone del Ritano, senza alcun indennizzo, le seguenti portate istantanee:
  • 6 mc/s (6.000 l/s) nel periodo irriguo dal primo aprile al 31 agosto incrementati a 12 mc/s (12.000 l/s) nel restante periodo dell'anno, per i primi ventiquattro mesi di efficacia del presente protocollo
  • 8 mc/s (8.000 l/s) nel periodo irriguo dal primo aprile al 31 agosto incrementati a 18 mc/s (18.000 l/s) nel restante periodo dell'anno, per i successivi ventiquattro mesi
  • 10,7 mc/sec (10.700 l/sec) nel periodo irriguo dal primo aprile al 31 agosto incrementati a 24 mc/sec (24.000 l/sec) nel restante periodo dell'anno, per i successivi ventiquattro mesi.

Il rilascio sarà effettuato in parte mediante modifiche alla soprachiusa in legname, in parte mediante manovra delle paratoie dell'edificio Scaricatore.
La sperimentazione dei rilasci avrà una durata di 6 anni. La Coutenza Canali Cavour si impegna inoltre a predisporre, entro dodici mesi dalla stipula dell'accordo, un progetto definitivo per la realizzazione di un sistema di risalita dell'ittiofauna, in corrispondenza dell'attuale sbarramento.




L'Ente Parco ha stipulato un accordo di collaborazione con la società AzzeroCO2
AzzeroCO2, creata da Legambiente, Kyoto Club e dall'Istituto di ricerche Ambiente Italia, è una società che offre ad enti pubblici e privati, imprese e cittadini, la possibilità di contribuire attivamente a contrastare i cambiamenti climatici attraverso un percorso di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. AzzeroCO2 fornisce supporto tecnico-scientifico per realizzare efficienza energetica delle fonti rinnovabili, della mobilità sostenibile e sull'uso e sulla scelta dei materiali. La società AzzeroCO2 propone interventi diretti, che neutralizzano parte delle emissioni grazie a progetti che utilizzano fonti rinnovabili, interventi di risparmio energetico e interventi di forestazione in Italia e all'estero.
Avendo ricevuto da parte della società AzzeroCO2 e da Federparchi la richiesta di collaborazione, l'Ente Parco, con la Deliberazione della Giunta Esecutiva n. 93 del 18 luglio 2007 ha approvato il protocollo d'intesa con la società Azzero CO2, finalizzato all'avvio della fase di collaborazione con la società citata.
L'Ente Parco ha dato l'avvio alle fasi di predisposizione del "Progetto Strategico Fiume Po"
Con la Deliberazione della Giunta Esecutiva n. 94 del 18 luglio 2007, l'Ente di Gestione del Parco del Po ha adottato gli elaborati e la scheda sintetica definita dagli uffici di programmazione della Regione Piemonte connessi ai progetti strategici regionali "Corona Verde" e "Riqualificazione del Fiume Po".
Tali progetti sono una componente del più vasto Programma Strategico regionale, redatto dalla Regione Piemonte e composto da molteplici strumenti di comunicazione adottati da organizzazioni complesse (pubbliche o private) allo scopo di coordinare le azioni al proprio interno e nei rapporti con i propri interlocutori.
Il Piano strategico regionale ha lo scopo di selezionare, all'interno delle molteplici attività, un numero ristretto di "progetti strategici" qualificanti, nei quali si può sostanzialmente identificare l'attuazione del programma di legislatura.
I tre macro-obiettivi su cui si sta lavorando a livello regionale per la predisposizione del dpefr 2008-2010 sono:
  • Competitività del sistema Piemonte
  • Benessere e qualità della vita
  • Attrattività dei territori e sostenibilità ambientale

Con la medesima Deliberazione n. 94 l'Ente di gestione del Parco del Po si è anche assunto l'impegno di avviare un confronto con la regione Piemonte sia sul progetto Corona Verde, sia sul progetto di riqualificazione del Po, per favorire la realizzazione degli interventi previsti in questi progetti.