Parco fluviale del Po tratto torinese

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Il logo

Maggio 2007

Presentato il logo della Marca Turistica Territoriale "Po Confluenze Nord Ovest"

Giovedì 19 aprile, mediante una conferenza stampa tenutasi nella sala convegni dell'Ente Parco, presso la Cascina Le Vallere di Moncalieri, è stato presentato al pubblico il logo che contraddistinguerà tutti le iniziative ed i prodotti turistici realizzati secondo le linee guida della marca turistica territoriale "Po Confluenze Nord Ovest", creata nell'ambito del Piano Integrato di Sviluppo Locale portato avanti dall'Ente di gestione del Parco del Po Torinese, dai comuni del Chivassese e dall'Agenzia Turistica Locale del Canavese e Valli di Lanzo.

Durante la conferenza stampa sono intervenuti Celestino Geninatti Chiolero, Presidente dell'ATL Canavese e Valli di Lanzo, e Livio Besso Cordero, Presidente dell'ATL "Turismo Torino. Dopo il saluto di Piergiorgio Bevione, Presidente dell'Ente di gestione del Parco del Po, Ippolito Ostellino, direttore dell'Ente Parco, ha parlato della legge n. 135 del 29/03/2001 sul turismo e su una importante novità introdotta da questa legge, cioè i "sistemi turistici territoriali", ai quali ci si è ispirati per l'elaborazione del progetto di valorizzazione turistica del territorio compreso tra le colline chivassesi, la Dora Baltea, l'Orco ed il Po. Ostellino ha rilevato come finora in Italia i fiumi siano stati sostanzialmente dimenticati quale risorsa potenziale e quindi prodotto turistico da promuovere.

Daniela Broglio, direttrice dell'ATL3 del Canavese, ha ricordato che il torinese fino al più recente passato non era abituato a "fare turismo", sebbene questo territorio sia dotato di indiscutibili valenze turistiche. La Broglio ha dunque affermato che "è necessario lavorare per far crescere nella popolazione la consapevolezza del fatto che tali valenze esistono".

La conferenza stampa è poi proseguita con la presentazione da parte del gruppo di studio e progettazione che ha avuto il compito di ideare e progettare i "prodotti turistici" in linea con i principi della marca turistica territoriale, secondo un meccanismo analogo a quello già adottato in Canavese con l'ideazione della marca turistica territoriale "Montagne Rreali", per lo sviluppo e la promozione turistica delle montagne del Canavese e delle Valli di Lanzo (Reali perché furono montagne frequentate dai Re d'Italia e reali perché montagne ancora autentiche nella natura e nelle tradizioni).
Il gruppo di studio e progettazione è costituito da professionisti indicati sia dall'Ente Parco, sia dall'ATL Canavese e Valli di Lanzo, ed è composto da Giorgio Beltramo, Aldo Pasquero e Stefano Roletti. Durante la conferenza stampa ciascuno dei professionisti incaricati ha presentato un diverso prodotto turistico, che, come ha precisato Daniela Broglio, si collega ad uno di questi tre ambiti, ritenuti i punti forti e di richiamo del territorio in questione:

natura
cultura
enogastronomia.

Stefano Roletti ha presentato il prodotto turistico collegato alla natura, nel quale il fiume deve tornare ad essere l'elemento centrale, con un cambio di prospettiva e di visuale, che porti a osservare il territorio partendo dal fiume e non il fiume partendo dal territorio circostante.
Uno specifico prodotto turistico elaborato per questo territorio è "Canoa Baltea": se la parte iniziale del fiume Dora Baltea è turisticamente utilizzato per il rafting, la parte terminale si presta ad una piena fruizione e ad uno sviluppo turistico mediante canoe e kayak, dopo che saranno stati superati alcuni sbarramenti fluviali.
Giorgio Beltramo ha presentato i prodotti turistici collegati alla cultura, dove l'enfasi va posta sulle emozioni, sui sensi messi in gioco anche mediante l'osservazione del Po e dei suoi affluenti, tramite idonei punti di affaccio. I due prodotti turistici elaborati collegati alla cultura sono i "Teatri del Paesaggio del Fiume", intesi come "luoghi conosciuti e sconosciuti dove poter incontrare con tutti i sensi i fiumi che scorrono quasi dimenticati nelle terre delle confluenze" ed i "Fiumi di storia", intesi come un "viaggio tra storia e architettura alla scoperta del segno dell'uomo nelle terre delle confluenze" dal momento che queste terre sono ricche di testimonianze storiche, dalla romana Industria alla romanica abbazia di Santa Fede, per giungere fino alle opere idrauliche, tra cui massimo è l'ottocentesco Canale Cavour.
Aldo Pasquero ha infine presentato l'aspetto legato all'enogastronomia, con il prodotto denominato "disnè", mediante il quale si vuole recuperare l'antica tradizione del pranzo domenicale, dai ritmi lenti e controcorrente, creando un circuito di appuntamenti in luoghi rurali ed urbani per riscoprire una antica tradizione gastronomica legata ai prodotti del fiume e alle tradizioni agricole, con un'attenzione particolare al mercato turistico dei gruppi famigliari.

Il motivo principale di questa conferenza stampa è stato però la presentazione del logo della marca territoriale turistica "Po Confluenze Nord Ovest", "segno"che "individuerà" tutte i prodotti turistici in linea con i principi della marca turistica territoriale inizialmente per la zona delle confluenze fra Po, Dora Baltea, Orco e Malone. Zona e successivamente anche per la restante parte del territorio protetto sino a comprendere l'area del carmagnolese.
Per la realizzazione del logo il gruppo di studio e progettazione ha bandito un concorso al quale sono stati invitati 12 studi grafici, torinesi, aostani e biellesi, dei quali 11 hanno partecipato inviando la loro proposta di logo. La vincitrice del concorso è risultata essere Lucia Fuso dello studio grafico SoftArt di Chiaverano, alla quale sono andati in premio 2.500 euro. Durante la conferenza stampa è stato proiettato un breve filmato che in termini suggestivi evoca la genesi creativa del logo vincitore del concorso. Il logo raffigura in termini stilizzati, ma chiari, i 5 elementi: Po, Malone, Orco, Dora Baltea e il territorio della collina. Nel logo la composizione grafica di questi 5 elementi, stilizzati con semplicissimi tratti curvi, ricorda un occhio dall'elevato messaggio comunicativo.

Andrea Miola e Stefano Roletti