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Turisti in canoa davanti al Castello del Valentino a Torino

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Marzo 2007

Il Parco del Po Torinese entra nel Piano di Sviluppo Turistico della Provincia di Torino

Il 28 febbraio scorso a Venaria Reale è stato ufficialmente presentato, agli amministratori pubblici, ai soci delle Aziende di Promozione Turistica Locale ed agli altri soggetti interessati, il progetto per la redazione del primo Piano di Sviluppo Turistico della Provincia di Torino.

Il nuovo strumento di cui la Provincia di Torino sta per dotarsi servirà per definire le linee-guida che dovranno essere seguite per promuovere turisticamente il territorio provinciale. "L'obiettivo - spiega il Presidente della Provincia Antonio Saitta - è quello di non disperdere la notorietà internazionale del capoluogo e di larga parte del territorio provinciale ottenuta con le Olimpiadi e concentrare gli sforzi in una forte promozione unitaria, dopo aver individuato le eccellenze sulle quali puntare". Gli studi preparatori, illustrati mercoledì 28 febbraio al Centro di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale", scaturiscono dalle analisi e da una lunga serie di riscontri e interviste ad un campione mirato di interlocutori, compiuti dall'ottobre scorso da un gruppo di lavoro di ricercatori dell'ASK Bocconi, cui la Provincia di Torino ha affidato l'incarico.
Una prima analisi qualitativa e quantitativa del territorio è servita ad individuare alcune aree turisticamente omogenee, le loro potenzialità e le possibili azioni di promozione. Lo studio si è poi focalizzato su alcuni temi: i Comuni olimpici montani, le Residenze Sabaude, il Parco del Gran Paradiso, il ruolo della prossima ATL unica.

Nell'intento della Provincia, il Piano ha tra i suoi obiettivi prioritari non solo il superamento dello stereotipo di Torino come città industriale, ma soprattutto la scoperta della pianura che la circonda, forte di un ricco patrimonio artistico e architettonico, ma debole sul piano del richiamo turistico, al di là delle eccezioni costituite ad esempio dal Museo di Arte Contemporanea ospitato nel Castello di Rivoli. "Con il Piano turistico - aggiunge il presidente Saitta - ci proponiamo di contribuire a superare un'immagine distorta del nostro territorio, stimolando gli investimenti in alcune precise direzioni: nuovi eventi internazionali, arte contemporanea (che si sposa bene con l'immagine di modernità di Torino e dintorni), turismo legato all'ambiente (il Po, la collina, i parchi) e alla cultura (le Residenze Sabaude), comunicazione integrata, cultura dell'accoglienza, della qualità e della professionalità (formazione, consulenza e promozione dell'imprenditoria). Il Piano riconosce che la maggior parte delle attrazioni turistiche del territorio non sono nate in funzione del turismo e debbono definire con precisione la propria identità e ribadisce la necessità di coniugare la promozione unitaria della Provincia di Torino. In questo si conferma la mia idea di arrivare al più presto all'unificazione delle tre Atl, per razionalizzare i costi e rafforzare la promozione".

Il Presidente della Provincia precisa che "Abbiamo molto lavoro da fare, ma a partire dalla riorganizzazione dell'ATL c'è a mio avviso l'opportunità per rivedere in modo unitario e più forte le nostre iniziative: l'obiettivo è inquadrarle in un sistema integrato e sinergico per rendere il sistema turistico un importante tassello economico nel prossimo futuro".

Anche l'Assessore provinciale al Turismo Patrizia Bugnano dà un giudizio positivo sull'iniziativa, che conferma l'idea di puntare, ad esempio, sui marchi di qualità: "Uno sviluppo turistico solido - concorda Bugnano - richiede un approccio globale che integri le politiche turistiche, culturali e di sviluppo del territorio: coordinamento fra enti e fra assessorati, lo sviluppo di business plan di destinazione integrati, tanta formazione per gli operatori".

L'Assessore regionale al Turismo, Giuliana Manica, riferisce inoltre che gli "indicatori sono positivi per tutto il Piemonte" e che "dopo le Olimpiadi bisogna valorizzare i punti di forza e costruire i prodotti turistici potenziali facendo sistema. E' una scommessa possibile".

Il Parco del Po Torinese, rappresentato all'incontro di Venaria dal suo direttore Ippolito Ostellino, è stato coinvolto nel progetto di redazione del Piano di Sviluppo Turistico della Provincia di Torino, sia nella veste di soggetto che apporterà informazioni e proposte, sia nella veste di soggetto che beneficerà dei risultati che saranno conseguiti con le politiche di promozione turistica del territorio. Tali politiche, come è stato dichiarato dal Presidente Saitta e dall'Assessore Bugnano, punteranno anche allo sviluppo del turismo naturalistico legato al Po, il più importante fiume d'Italia, e all'utilizzazione dello strumento del "marchio territoriale". Ancora una volta il Parco del Po si è dimostrato precursore dei tempi, avendo da poco già approvato il marchio territoriale "Confluenze nord-ovest", strumento per finalizzato al lancio turistico del territorio del Parco del Po Torinese.