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| Prosegue l'iter che porterĂ alla bonifica dei terreni dell'area Cantababbio – Mezzaluna21 Marzo 2008SETTIMO TORINESE. Nel novembre 2004 l'Ente di gestione del Parco del Po Torinese approvò il progetto preliminare per i lavori di riqualificazione dell'area Cantababbio – Mezzaluna in coerenza con le prescrizioni del Piano d'Area del Parco del Po e del progetto che il Comune di Settimo Torinese stava realizzando sempre in sponda sinistra del Po. Il progetto preliminare individuava inoltre due principali direzioni secondo le quali avrebbe dovuto svilupparsi il progetto definitivo: 1) l'eliminazione del degrado ambientale e paesistico a carattere diffuso presente lungo la sponda sinistra del Po, in particolare caratterizzato dagli orti urbani e dalla presenza di una zona di degrado costituita dall'area di ex cava Pedrale; 2) il completamento del corridoio paesaggistico ed ecologico costituito dall'area compresa fra la statale 11 ed il Po, che consente di collegare l'area del parco pubblico in corso di realizzazione da parte del Comune di Settimo al confine con San Mauro, con l'area più a nord della sponda sinistra del Po, mettendo in collegamento i percorsi pedonali presenti sulla sponda sinistra del Po. Il progetto presentato nel 2004 prevedeva la realizzazione dei seguenti interventi: - formazione di aree boscate lungo il tracciato della S.S. n. 11 anche con funzione di mitigazione fonico – visiva; - ricostituzione della fascia riparia lungo l'intero sviluppo della sponda; - costruzione di un parco di fruizione al posto dell'attuale area, caratterizzata dalla diffusa presenza di orti urbani; - l'individuazione di un'area attrezzata in corrispondenza dell'ex cava Pedrale. L'importo presunto per i lavori progettati era pari a 572,000,00 euro, IVA esclusa. Quel processo ha purtroppo subito una battuta d'arresto: nella primavera 2005, infatti, mentre veniva elaborato il progetto definitivo, i professionisti incaricati scoprirono che nei terreni oggetto di riqualificazione erano presenti sostanze inquinanti. Di conseguenza l'Ente Parco procedette ad accertamenti mediante sondaggi ed analisi chimiche, per determinare l'entità delle contaminazioni del terreno. Sulla base di osservazioni visive e delle analisi chimiche, la causa probabile della contaminazione veniva attribuita alla presenza diffusa di metalli pesanti collegati ai rifiuti di fonderia. L'Ente Parco, come prescritto dalla legge, ha pertanto segnalato la contaminazione ai soggetti pubblici competenti, fra i quali il Comune di Settimo Torinese, l'Amministrazione del Demanio, l'A.R.P.A. - Dipartimento Provinciale di Torino, e la Provincia di Torino - Dipartimento Ambiente. Contemporaneamente L'Ente Parco comunicava al Settore pianificazione aree protette della Regione Piemonte che la situazione di contaminazione del terreno, diffusa su tutta la superficie interessata dalle opere, impediva di proseguire nella redazione del progetto esecutivo, in quanto sarebbe stato necessario prima procedere ad un intervento di bonifica. In tale occasione l'Ente di gestione del Parco si dichiarava inoltre disponibile, previo accordo con l'amministrazione comunale di Settimo Torinese, a bonificare l'area. Per l'oggettiva impossibilità di eseguire subito i lavori, a causa della grave contaminazione dei terreni, il Settore Pianificazione Aree Protette della Regione Piemonte il 3 agosto 2005 revocava il finanziamento di € 684.000,00. A seguito di questa decisione della Regione Piemonte, l'Ente Parco si vedeva costretto, per mancanza di risorse finanziarie, a sospendere l'elaborazione del progetto. Contestualmente, tuttavia, l'Ente di gestione del Parco chiedeva ai professionisti la disponibilità per una eventuale riconfigurazione dell'incarico, ai fini della progettazione delle opere di bonifica e di messa in sicurezza del sito. Contestualmente l'Ente Parco si rendeva disponibile per redigere, di concerto con l'amministrazione comunale, un progetto di bonifica. A due anni di distanza dalla scoperta dell'inquinamento, l'Ente Parco ed il Comune di Settimo Torinese il 23 agosto 2007 hanno stipulato la convenzione per realizzare gli interventi di bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale dell'area Cantababbio. In base alla convenzione stipulata, l'Ente Parco si impegnava a riconfigurare l'incarico precedentemente assegnato all'associazione temporanea di professionisti, affidando loro l'incarico per il progetto di bonifica dell'area contaminata, mentre il Comune di Settimo si impegnava a fornire ai professionisti tutta l'assistenza e la documentazione tecnica necessaria ed a sostenere i costi relativi alle indagini chimico-fisiche, limitatamente alle attività necessarie per presentare alla Regione Piemonte richiesta di finanziamento. Il 17 gennaio 2008, a seguito di un incontro tra Ente Parco del Po, Comune di Settimo e Assessorato all'Ambiente della Regione Piemonte, si è concordato che il Comune di Settimo avrebbe presentato richiesta di finanziamento per la progettazione degli interventi di bonifica, per la messa in sicurezza e per il ripristino ambientale del sito. L'ultimo passaggio per il momento compiuto dall'iter che porterà alla bonifica dell'area Cantababbio si è svolto il 6 febbraio 2008, data in cui si è tenuta la Conferenza dei Servizi che ha approvato il "piano di caratterizzazione", poi trasmesso alla Provincia di Torino per la richiesta di finanziamento.
Il percorso di riqualificazione dell'area è pertanto ripartito e l'Ente Parco spera di avviare il progetto di recupero dell'intera area entro il 2009. Torna all'archivio |