Archivio Newsletter H2PO | |||
| I guardiaparco danno i numeriā¦ del 2007 !05 Maggio 2008Come di consueto, il Servizio di Vigilanza del Parco del Po Torinese comunica un breve resoconto delle attività svolte nel corso dell'anno passato.
A causa della pressione antropica cui il fiume è sottoposto, anche nel 2007 l'attività di polizia giudiziaria è stata quella che ha maggiormente impegnato i guardiaparco ed anche i risultati hanno, a grandi linee, ricalcato quelli degli anni precedenti.
A fronte di un'attività di monitoraggio quotidiano all'interno dell'area protetta e ad oltre 360 controlli effettuati, sono state 20 le notizie di reato trasmesse alle procure territorialmente competenti (per violazioni in materia di rifiuti, abusi edilizi, occupazione di terreni demaniali, pascolo abusivo, bracconaggio e introduzione di armi nelle riserve naturali); 136 le sanzioni amministrative contestate per violazioni in materia di fruizione del parco, caccia, pesca, rifiuti, ingresso con fuoristrada e pascolo abusivo, per un ammontare totale di 16.145 €; 88 le segnalazioni di discariche abusive individuate e segnalate che sono state rimosse a cura dei Comuni (in 10 casi i rifiuti sono stati rimossi dai responsabili individuati a seguito di indagini); 18 le attività delegate dalle Procure; 5 le testimonianze ai processi. E' stato verificato il rispetto delle prescrizioni di 64 pareri rilasciati dall'Ufficio Tecnico dell'Ente Parco nell'anno precedente ed è stato altresì effettuato un controllo a campione sul rispetto dei 13 pareri rilasciati in materia di tagli boschivi.
I numeri come sempre non riescono ad essere esaustivi e a fornire un quadro completo della realtà di questa area protetta. Tuttavia, confrontando questi dati con quelli degli anni precedenti, si evince come il Parco Fluviale del Po Torinese sia sempre più sotto assedio: a fronte di un'attività di salvaguardia costante negli anni (il personale presente sul territorio è rimasto pressoché uguale negli ultimi 10 anni anni) purtroppo le violazioni sia penali che amministrative anziché diminuire, continuano ad aumentare. Nonostante negli anni siano state investite molte risorse nel territorio protetto, soprattutto incentivando i progetti di riqualificazione ambientale collegati alle attività estrattive, pianificando le trasformazioni territoriali attraverso l'applicazione del Piano d'Area e difendendo strenuamente gli spazi naturali che il fiume si è guadagnato da solo attraverso i periodici piccoli o grandi eventi alluvionali, la pressione antropica e il degrado continuano a pesare molto sia sul paesaggio, sia sulla biodiversità delle aree fluviali.
Il controllo del territorio, per quanto oneroso dal punto di vista della mera attività di vigilanza, non ha ovviamente impedito di continuare le consuete attività di ricerca e di monitoraggio dell'area protetta dal punto di vista naturalistico e gestionale. Oltre 750 uccelli sono stati catturati ed inanellati e sono stati censiti gli uccelli acquatici svernanti. Circa 70 cinghiali sono stati abbattuti grazie alla collaborazione dei selecontrollori (cacciatori abilitati) nelle riserve naturali. Molto tempo è stato speso al fine di rinnovare i protocolli d'intesa con l'AEM e con l'Enel per mantenere i rilasci idrici a valle delle dighe di La Loggia e San Mauro e alla presa del canale Farini.
Sono stati effettuati periodici campionamenti ittici mediante elettrostorditore negli affluenti minori, nella Dora Baltea, nel Po e in alcuni bacini di cava, al fine di controllare lo stato di salute delle popolazioni ittiche autoctone e l'eventuale presenza di alloctoni. Quest'anno è anche iniziato un nuovo lungo lavoro di monitoraggio della presenza di gamberi d'acqua dolce nei corsi d'acqua del parco e nelle risorgive situate nelle vicinanze dell'area protetta. Anche grazie alla lungimiranza degli amministratori, si è molto investito in formazione ed aggiornamento del personale, sia sotto l'aspetto legislativo (attività di polizia giudiziaria, gestione dei rifiuti, normativa venatoria), sia naturalistico (avifauna, gestione forestale, tutela delle acque), sia tecnico (anti-incendio boschivo, pronto soccorso, legge 626 sulla sicurezza, maneggio armi). Torna all'archivio |