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Fermato meccanico che versava olio esausto nel Parco del Po

30 Marzo 2009

MONCALIERI.      A fine febbraio 2009 il Servizio di Vigilanza del Parco del Po e della Collina Torinese è stato contattato dal titolare di una ditta di pneumatici di Moncalieri, il quale ha riferito di abbandoni di taniche di olio in una zona del Parco del Po. Sulle taniche, scritti a mano con pennarello, vi erano i riferimenti della sua ditta. L'imprenditore ha pertanto chiesto l'intervento dei guardiaparco, per far porre fine al continuo scarico di rifiuti ed al coinvolgimento della sua ditta, in realtà estranea ai fatti.

Dopo alcuni giorni di appostamento, il 5 marzo 2009 verso le ore 19, i guardiaparco nascosti scorgono un'auto di piccola cilindrata, che si è fermata nella zona degli abbandoni dei fusti di olio esausto. I guardiaparco notano che dall'auto scende una persona, la quale scarica un fusto. Poi la persona svuota il fusto, versando sulla terra olio esausto di motore. L'individuo notato dai guardiaparco appostati, appena terminata l'operazione di versamento dell'olio inquinanante, scappa fulmineo. Per riuscire a bloccare ed individuare il malfattore, i guardiaparco hanno iniziato un inseguimento, che ha avuto esito positivo, perché si è riusciti a procedere al fermo della persona, che è stata individuata ed è risultata essere il titolare di un'autofficina di Moncalieri.

La vicenda non si è esaurita qui: i fatti recenti vengono collegati ad una denuncia ricevuta nel 2007 da un altro meccanico, che lamentava il ritrovamento di taniche di olio esausto con scritti sopra i suoi dati. Confrontando le foto scattate all'epoca, con la tanica lasciata dal meccanico fermato e con le taniche trattenute come prova dai gommisti, si è scoperta una interessante similitudine di calligrafia. Infine, eseguiti, con i tecnici dell'ARPA, alcuni controlli incrociati sulla gestione dei rifiuti del gommista fermato, si è scoperto che l'officina meccanica della persona colta in flagranza di reato nell'anno 2008 non ha prodotto e dichiarato neppure un litro di olio esausto né un chilogrammo di rifiuti ferrosi, e che nel 2007 aveva dichiarato 9 Kg di olio esausto e 6 kg di materiali ferrosi. Questi dati risultano alquanto anomali per una officina che sostanzialmente dovrebbe avere come principale attività sostituire olio e pezzi meccanici.

La soluzione di questo caso, per il neonato Servizio di Vigilanza convenzionato fra i Parchi del Po e della Collina Torinesi, è stato motivo di soddisfazione.

 

Questo appena riportato non è l'unico fatto di questo genere scoperto dai guardiaparco negli ultimi tempi. Anzi, si deve purtroppo registrare che episodi di questo genere sono in aumento e forse occorrerebbe chiedersi il perché.

Lo scorso anno una società del Cuneese era stata denunciata dai guardiaparco del Parco del Po per gestione scorretta dei rifiuti. La ditta che si era sempre occupata di smaltire i loro rifiuti dichiarò che da circa 2 anni il contratto di smaltimento era stato disdetto, ma nessuno era riuscito a dire come fossero stati gestiti i rifiuti da quella data in poi, salvo poi ritrovare mucchi e mucchi di imballaggi lungo il fiume.

Sempre lo scorso anno un supermercato sempre del Cuneese aveva dato in gestione in maniera superficiale alcuni materiali provenienti da lavori di ristrutturazione ad un imprenditore di Nichelino, il quale "ovviamente" se ne era "liberato" lungo il fiume. Per fortuna  anche in questo caso i responsabili sono stati individuati.

Lo scempio delle sponde fluviali continua, come continua l'irresponsabilità di chi inquina o non si assicura del corretto smaltimento delle proprie lavorazioni.

 




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