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Dopo due anni dall'uscita della nuova legge, ora c'รจ chiarezza sulla raccolta dei funghi in Piemonte

16 Giugno 2009

A seguito di alcune modifiche intervenute sulla legge regionale n. 24 del 2007, si è fatta chiarezza sulle nuove modalità di raccolta dei funghi.

D'ora in poi tale attività sarà soggetta ad un versamento di 30 euro a favore della comunità montana o collinare di residenza. L'autorizzazione ha valenza annuale, perciò scade in ogni caso il 31 dicembre di ogni anno. Inoltre sul versamento devono essere riportate le generalità del raccoglitore e durante la raccolta è indispensabile avere con se un documento di identità che attesti la corrispondenza fra chi raccoglie i funghi e l'intestatario del versamento. E' possibile effettuare un versamento biennale o triennale versando rispettivamente 60 o 90 euro. Per qualsiasi importo sia effettuato il versamento, sulla ricevuta deve essere apposta la marca da bollo di 14,62 euro.

Quando il versamento è stato effettuato, è possibile andare per funghi su tutto il territorio piemontese, senza più restrizioni territoriali legate a confini comunali o di comunità montane. Non sono soggetti all'autorizzazione i proprietari dei fondi, affittuari, usufruttuari, conduttori ed i loro parenti di primo grado, ma costoro devono comunque essere in grado di dimostrare il titolo che li abilita a tale esenzione.

In ciascun giorno di raccolta è possibile raccogliere non più di 3 kg di funghi, che devono essere riposti in contenitori che permettano la propagazione delle spore e che devono essere sommariamente puliti sul posto. Sono vietati l'uso di rastrelli o la distruzione di funghi di qualsiasi specie.

 

La raccolta non è soggetta ad alcun versamento di denaro per alcune specie, fra le più comuni delle pianure, quali i chiodini o famigliola buona (Armillaria mellea), i prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), le morchelle, le gambe secche (Marasmius oreades), gli orecchioni (Pleurotus ostreatus), i coprini chiomati (Coprinus comatus) e le mazze di tamburo (Macrolepiota procera). Attenzione però: "raccolta libera" significa che si può effettuare senza pagamenti, ma devono comunque essere rispettate le quantità e le modalità previste dalla legge.

Non in tutte le aree protette è permessa la raccolta: è necessario pertanto informarsi presso le sedi di ciascun parco.

Nel Parco del Po Torinese e nel Parco della Collina Torinese la raccolta dei funghi  è permessa, mentre è vietata nella Riserva naturale del bosco del Vaj.

 

 

Per ulteriori informazioni è possibile telefonare:

- ai guardiaparco del Parco del Po Torinese, tel.  01164880

- ai guardiaparco del Parco della Collina Torinese, tel. 011912462

 

 

Oppure consultare il sito internet della Regione Piemonte, settore Ambiente, tema Sostenibilità, salvaguardia ed educazione ambientale, sottotema Salvaguardia e vigilanza: http://www.regione.piemonte.it/ambiente/tutela_amb/salvagu.htm

 




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