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Terremoto in Abruzzo. Il progetto "Un'estate con i parchi piemontesi". Cronaca di una idea

17 Giugno 2009

A seguito del terremoto che ha colpito la provincia dell'Aquila, i parchi piemontesi ed il Settore Parchi della Regione Piemonte, superato il primo momento di impotenza e rabbia per le morti e la distruzione, si sono attivati per portare il proprio aiuto. Dopo la disponibilità ad andare in loco nei primi giorni di emergenza, comunicata alla Protezione Civile della Regione Piemonte, è seguito un viaggio a Barisciano, comune vicino all'Aquila che è stato gemellato con il Piemonte per i soccorsi, per parlare con il sindaco e capire quali potevano essere le reali necessità.

Il sindaco Domenico Panone ha espresso viva preoccupazione per i ragazzini delle elementari e medie e per quello che sarebbe successo nei mesi caldi dell'anno, quando i "riflettori" si sarebbero spenti. L'interrogativo era: "che cosa avrebbero fatto questi i ragazzini, costretti a vivere in una tenda di 4 metri per 4, con altre famiglie e con temperature di 30 gradi, senza più punti di riferimento per il tempo libero, senza più l'oratorio (crollato mentre la nostra delegazione era a Barisciano)?

 

Da queste preoccupazioni si è arrivati subito a ideare un progetto basato sulla didattica ambientale, un campo congeniale agli operatori dei parchi. Durante la riunione fra i rappresentanti dei parchi piemontesi si è velocemente arrivati a delineare il progetto "Un'estate con i parchi piemontesi", al quale hanno dato immediatamente appoggio i dirigenti della Regione Piemonte. Il progetto iniziale prevedeva che dal 13 giugno al 31 luglio differenti squadre composte da 2 operatori dei parchi ogni settimana sarebbero andate a Barisciano per intrattenere e svolgere attività di educazione ambientale con gruppi di una quarantina di ragazzi. Nell'ambito di questa progetto si è chiesto, con successo, al Parco del Gran Sasso di aiutarci ad organizzare una giornata fuori porta ogni settimana, per portare i ragazzi a visitare qualche zona del parco. Non solo il Parco del Gran Sasso ha dato la propria disponibilità, ma ha anche chiesto di essere aiutato nella gestione di un campo-scuola da loro organizzato.

 

Dopo i contatti con l'associazione "Psicologi per i Popoli", si è pertanto deciso di aumentare a 4 il numero di persone dei parchi piemontesi presenti in Abruzzo e di portare a 2 il numero dei campi estivi organizzati dai Parchi del Piemonte in Abruzzo.

 

Ma non è finita qui: lanciata sulla mailing-list dei guardiaparco la proposta che il settore parchi di ogni Regione si gemelli con un Comune, questa proposta viene subito raccolta e rilanciata sul sito di Federparchi. Inoltre un dipendente di un parco piemontese, insegnante di arti marziali, lancia la proposta di organizzare stage settimanali nei campi. Anche questa idea prende forma, coinvolgendo nuove persone.

 

Per le attività programmate occorrevano materiali, ma non si intendeva spendere troppi soldi. Contattate alcune ditte ed associazioni, il Centro Gioco Educativo ha regalato 24 ingranditori, la ditta Borgione materiali per colorare, la ditta Tessitura Rivese stoffe varie, il gruppo Les Arnaud molti palloni da pallavolo, Stamperia Artistica materiali cartacei per dipingere e ciò che ancora manca, probabilmente arriverà da donazioni direttamente sul posto.

 

La rivista Piemonte Parchi si è offerta di pubblicare la richiesta di aiuto sulla propria mailing list, mentre iniziano ad arrivare telefonate e offerte di volontariato dai capi estremi d'Italia.

 

Una piccola idea è diventata una cosa più grande e utile, mettendo in moto aiuti ed energie positive.

 

Gianni Abbona, guardiaparco




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