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L'invasione degli alieni: lo scoiattolo grigio รจ fra noi !

02 Dicembre 2009

Se nei millenni passati le migrazioni "naturali" di animali e piante da una regione all'altra, da un continente ad un altro, avvenivano molto lentamente, oppure non avvenivano per nulla, ostacolate da oceani, catene montuose o climi differenti, da quando esiste l'uomo i casi di colonizzazione di nuove terre da parte di piante ed animali non originari del luogo si sono moltiplicati in maniera esponenziale. Dall'asiatico castagno, che nel medioevo ha colonizzato mezza Europa, all'americana Robinia (la nostra gasìa), così diffusa in tutta l'Italia centrosettentrionale, al recente pesce siluro, proveniente da Ucraina ed Ungheria e che ora si è diffuso in tutto il Po, da Torino all'Adriatico, agli americani minilepre, nutria e rana toro: tantissime sono le specie animali e vegetali "aliene", che hanno invaso anche il Piemonte.

 

In generale la diffusione di specie alloctone (cioè non originarie dell'ambiente preso in esame) è una fra le cause principali della diminuzione della biodiversità e della integrità delle comunità naturali.

 

Il 2010 è stato dichiarato dalle Nazioni Unite "Anno Internazionale della Biodiversità", allo scopo di aumentare l'attenzione verso i rischi di impoverimento della diversità biologica e di scomparsa di specie animali e vegetali, con l'auspicio che i governi mettano in pratica politiche di salvaguardia della biodiversità e delle specie minacciate di estinzione.

 

In questo contesto può essere interessante leggere la relazione sulla presenza e diffusione dello scoiattolo grigio americano (Sciurus carolinensis), una fra le specie animali "extracomunitarie" (o, con linguaggio più scientifico, "alloctone"), recentemente e velocemente diffusesi nella zona del Parco del Po Torinese.

Lo scoiattolo grigio fu introdotto in Piemonte nel 1948, quando furono liberate a Candiolo (TO) due coppie provenienti da Washington. Da allora la specie si è molto diffusa, fino ad occupare un'area superiore ai 300 km2, con forma più o meno circolare, compresa fra Racconigi, Saluzzo, Pinerolo, Stupinigi, Moncalieri e la Collina di Torino.

Questo simpatico e vivace roditore nordamericano provoca un elevato impatto sugli ecosistemi naturali e sulle attività agricole (danni ai pioppeti e alle colture cerealicole) ed in particolare entra in competizione con lo scoiattolo rosso europeo autoctono (Sciurus vulgaris), grazie alle sue maggiori capacità di riproduzione, al migliore sfruttamento delle risorse e ad una migliore capacità di sopravvivenza nei periodi di scarsità alimentare (Bertolino, Riv. Piem. St. Nat., 20, 1999).

 

La relazione sulla presenza dello scoiattolo grigio americano nella pianura a sud di Torino è stata scritta da Nicola Cordero di Montezemolo e Sandro Bertolino, ricercatori del Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agro-forestali, Settore Entomologia e Zoologia, dell'Università di Torino, su incarico della Regione Piemonte nell'ambito della convenzione "Competizione tra lo scoiattolo grigio americano (Sciurus caroliniensis) e lo scoiattolo comune europeo (Sciurus vulgaris): materiali per un piano di conservazione della specie autoctona".

La relazione è da oggi consultabile sul sito internet del Parco del Po Torinese:

 Monitoraggio quantitavivo della popolazione di scoiattolo grigio (Sciurus carolioniensis) presente in Piemonte (2007)

 

Sul sito internet del Parco del Po Torinese, alla pagina "Problemi gestionali - specie introdotte" possono leggersi altre informazioni di base sulla fauna alloctona presente nel Parco.

 

 




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