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H2PO Info

N. 6 - Febbraio 2003


Editoriale

H2PO Info - N. 6 - Febbraio 2003

Coordinarsi per contare di più

Dopo l'entusiasmo della fine del 2002 quando, sia pur fra tante difficoltà e pareri contrastanti su quale fosse a livello nazionale il reale significato dato alle aree protette, l'impegno di tutti noi ci ha visti presenti su tanti fronti, a partire dal momento di confronto della II Conferenza Nazionale sulle Aree protette, l'inizio del 2003 non appare essere dei migliori.
Dalla nostra Regione gli impegni per destinare adeguate risorse umane per far fronte ai sempre maggiori carichi di lavoro non pare poter raggiungere le necessità richieste, e quindi l'attività di alcuni enti rischia di subire rallentamenti o limitazione che non avremo certo sperato di dover affrontare.
D'altro canto i risultati di riconoscibilità a livello sovraregionale sono continui e lo sforzo per contare di più resta, proprio attraverso il coordinamento.
Il nostro Ente è impegnato su alcuni fronti.
La rete dei Parchi metropolitani nazionale sta crescendo e proprio alla fine di febbraio è previsto un primo workshop tecnico presso il parco Nord Milano per far entrare maggiormente in rete i diversi attori di questo nuovo network. L'obiettivo è partecipare all'Assemblea di Barcellona a fine Marzo un po' più numerosi, per far valere anche la rete nazionale a livello UE, nell'intento di poter accedere in futuro a nuove risorse finanziarie.
Anche i Parchi fluviali del Bacino del Po, rappresentano una realtà che con il coordinamento del nostro Ente sta riprendendo il dialogo già avviato con l'Autorità di Bacino del Fiume Po e con l'Agenzia Interregionale del Po (ex magistrato del Po).
Si tratta di impegni non secondari, che comportano tempi e dedizione e che si sommano alla già gravosa attività interna.
Fra poco tireremo le somme dell'attività nostra, pubblicando i dati del progetto di rilevamento Explora 2002, con i quali guardarci meglio e capire quello che abbiamo realizzato nell'anno passato.
Ma quando il sistema generale sembra dare segni di fatica, proprio il legame ancora più forte fra tutti i soggetti impegnati nell'ambiente e nelle aree protette, può dare quella spinta utile a procedere, a continuare con volontà per un obiettivo che ha il sapore di uno sforzo amministrativo e tecnico, ma che tutti noi viviamo quotidianamente come, in realtà, una nostra piccola ma fondamentale missione: lavorare per vivere su una Terra più bella.

I.O.