Itinerario classico del Parco, permette di apprezzare alcuni dei suoi panorami più belli e allo stesso tempo di scoprire la storia della valle e delle sue miniere.
Il sentiero, identificato con il n. 320 ripercorre, partendo dalla storica borgata di Troncea la mulattiera che permetteva agli operai di raggiungere le gallerie al colle del Beth e, prima della costruzione della teleferica, utilizzata per il trasporto a valle della calcopirite (minerale da cui si ricavano rame e zolfo). L'attività estrattiva fu praticamente abbandonata dopo la tragedia del 1904, quando 81 minatori persero la vita sotto una valanga staccatasi dalle pendici del monte Ghinivert.
Il sentiero, attrezzato con bacheche che illustrano l'attività mineraria, attraversa ambienti che ben rappresentano le peculiarità naturalistiche del Parco, consentendo l'osservazione di molte specie botaniche e, con un po' di fortuna di camosci, cervi, caprioli, stambecchi e galli forcelli.
Sul colle del Beth sono visibili i resti degli antichi baraccamenti, utilizzati dai minatori, e, vicino all'imbocco delle miniere, gli splendidi laghetti di origine glaciale detti "laghi del Beth"; il Parco ha inoltre costruito un bivacco adibito a casotto di sorveglianza, utilizzabile anche dagli escursionisti previa prenotazione presso gli uffici dell'Ente