Una valle appartata ed incontaminata, una fitta rete di antiche mulattiere che collega, ancora oggi, i piccoli nuclei rurali arroccati ai piedi del M. Antola ed un castello, sorto mille anni fa, a guardia dell'antica via di collegamento fra il mare e la Pianura Padana.
Tornato al suo originario splendore grazie ad un attento restauro, il Castello dei Fieschi nel borgo di Senarega, è stato adibito a Rifugio escursionistico per offrire ospitalità a quanti desiderano immergersi nella natura incontaminata del comprensorio dell'Antola e nella storia dell'antica vita in valle.
Un antico borgo, Senarega, dove il tempo sembra essersi fermato. Un piccolo ponte medievale ricorda il tempo in cui la strada carrabile di fondovalle non esisteva. Al di là del ponte, la seicentesca cappella di N.S. della Grazie è ancora oggi riferimento spirituale per la comunità di Chiappa, il borgo soprastante.
Dalla piazza del paese, dove è attiva una ottima trattoria, si sale alla chiesa di S. M. Assunta percorrendo il sagrato con panche in pietra su cui è bello sostare (un lato le donne, un lato gli uomini, come un tempo...): la chiesa risale al 1242, al suo interno si trovano 5 altari, ricche decorazioni e un prestigioso organo Locatelli del 1898, restaurato con il contributo degli abitanti. Oltre la chiesa si trova l'ingresso alla vecchia stalla che ospita il Museo Etnografico ricco di attrezzi e documenti della vita contadina di un tempo
Eretto dalla famiglia Senarega con funzioni di controllo sull'antica mulattiera che saliva al valico di S. Fermo, il Castello divenne nel 400 proprietà dei Fieschi L'edificio, cui anticamente si accedeva con un ponte levatoio, è composto dal palazzo del XV secolo e dalla torre a sezione quadrata del XII secolo. Durante la lunga signoria fliscana, l'edificio fu utilizzato con funzioni amministrative ed i sotterranei adibiti a prigione con la cosiddetta "stanza della tortura" dove sono presenti anelli ai muri e una botola a pozzo munito di lame che servivano (si narra) per giustiziare i nemici dei Fieschi, ed in seguito adibiti a cisterne per l'acqua.
Il restauro conservativo, che ha riguardato anche l'ottocentesco Oratorio e alcune vie del borgo, ha permesso di recuperare gli originali elementi architettonici dell'edificio, dalle facciate in calce al tetto in “ciappe”, dal salone con il grosso camino all'antica cucina e alla torre dotata di feritoie, mentre le camere sono state adibite a rifugio per ospitare visitatori ed escursionisti.
Il Rifugio conta di 3 camere con servizi privati per un totale di 9 posti letto, salone, sala lettura e un locale cucina a disposizione per gli ospiti.
Tariffe (compreso uso cucina): camera doppia con servizi, 70€ a notte; camera 3 posti con servizi, 80€; camera 4 posti con servizi, 90€; camera ad uso singola, 40€.
Per informazioni e prenotazioni: tesorinascosti@genovatornainvilla.net, 334/9401373. Il rifugio è aperto, previa prenotazione, fino al 31/12/2018. Si consiglia di verificare la disponibilità della sistemazione con un preavviso di almeno una settimana rispetto alle date di soggiorno desiderate.
Senarega - Chiappa - Casoni (è inoltre possibile proseguire il cammino e raggiungere Lavazzuoli seguendo il segnavia + e quindi Piancassina oppure il M. Antola
Piancassina (1035m) - M. Antola (1597m)