Il Posto Tappa Gea, rifugio escursionistico, è una struttura posta nel centro del paese di Castagno d'Andrea a pochi metri dalla chiesa di San Martino che ospita gli affreschi del maestro Annigoni.
Nelle strette vicinanze sono situati anche l'alimentari "Il Castagno", il forno "La Spiga", l'osteria "Il Rifugio e il bar "Falterona".
E' la sistemazione ideale per chi intende pernottare e ripartire senza particolari richieste.
La struttura è aperta tutto l'anno con la modalità dell'autogestione.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a Osteria "Il Rifugio" 055/8375055 - cell. 333/3276498
La struttura si compone di due camerate con letti a castello e di una sala comune con un grande tavolo utilizzabile per consumare i pasti.
Una camera può ospitare fino a 10 persone, l'altra fino a 12 per un totale di 22 posti disponibili.
Nella struttura sono presenti un grande bagno, composto da antibagno con un grande lavello e da tre wc con doccia tra loro separati da un'apposita porta e un altro piccolo bagno con doccia.
Il riscaldamento dei locali e l'acqua calda sono ottenuti grazie all'impianto di teleriscaldamento alimentato a biomasse presente nel paese di Castagno.
La struttura fornisce lenzuola monouso e coperte, è comunque consigliabile venire forniti di sacco a pelo per la notte. Il rifugio non fornisce asciugamani da bagno.
Il paese ha dato i natali ad Andrea del Castagno (Castagno, 1421 - Firenze, 1457) uno dei protagonisti della pittura fiorentina nei decenni centrali del XV secolo, a questo proposito all'interno del Centro visite del Parco Nazionale in via della Rota 8, è presente un museo virtuale a lui dedicato che presenta tutte le opere del pittore. Nello stesso edificio si possono ottenere le informazioni riguardanti il Parco e visitare la mostra didattica "La civiltà del Castagno", da qui parte anche un "Sentiero Natura" di facile percorribilità, percorso ad anello dedicato alla Civiltà del Castagno che attraversa le antiche marronete appena sopra il borgo.
Da vedere nel paese, purtroppo distrutto dai tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale, l'affresco della Crocifissione di Pietro Annigoni nella parrocchiale di San Martino e l'antico oratorio della Beata Vergine delle Grazie in via della Rota, costruito nel 1748 e solo danneggiato dalle distruzioni belliche.