(Tione di Trento, 07 Ott 20) Cosa succede quando si incontrano attori territoriali del calibro di Università dell'Insubria, Fondazione Edmund Mach, Istituto Oikos e MUSE – Museo delle Scienze?
Accade che, grazie ad una logica di rete e di condivisione di buone pratiche, la Rete Riserve Alpi Ledrensi, ha ospitato in Valle di Ledro, gli studenti del Master in "Fauna e Human Dimension", organizzato dall'Università dell'Insubria, con al centro i temi della comunicazione della fauna, dell'ambiente e del paesaggio
La scelta del luogo è ricaduta sulla Valle di Ledro, in quanto qui, anche grazie alla locale Rete Riserve, esistono svariati esempi di processi partecipativi attivati in un territorio per la protezione, gestione e valorizzazione del territorio, tematica questa fondamentale per il percorso del master.
La due giorni, organizzata nelle giornate del 6/7 ottobre, ha visto nella prima giornata una serie di interventi in aula curati e organizzati da Chiara Fedrigotti, Matilde Peterlini e Paolo Pedrini del MUSE – Museo delle Scienze, mentre nel secondo giorno si è usciti sul territorio andando a visitare le realtà locali che si stanno spendendo nei temi cari al master.
Anche lo staff di gestione della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria è stato coinvolto nel master e ha portato una testimonianza che si è concentrata su tre aspetti.
Innanzitutto, è stato spiegato ai partecipanti cos'è una Riserva di Biosfera, perché il nostro territorio è stato insignito di questa qualifica e quali sono le misure di protezione, gestione e valorizzazione che attuiamo sul territorio.
In seconda battuta, l'intervento si è concentrato sulle modalità di partecipazione attivate dalla Riserva di Biosfera nei confronti della comunità locale di riferimento: in particolare si è parlato dell'insieme di progetti condivisi con stakeholder locali attivati nel 2017 che si stanno portando a compimento proprio in questo periodo.
L'ultimo tema trattato è stato quello delle modalità in cui comunicare e declinare gli Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile proposti dall'ONU nelle comunità locali e nei progetti che queste mettono in campo; un tema enorme in cui è risultata molto interessante l'interazione fra gli studenti e il nostro relatore, dove tutti hanno ravvisato la necessità di continuare a discutere queste tematiche per riuscire ad implementarle in maniera efficace.
Due giorni di grande soddisfazione perciò, sia per gli organizzatori e il territorio ospitante, sia per gli studenti che hanno potuto vedere nella pratica alcune buone pratiche di gestione e comunicazione dell'ambiente e del paesaggio.
Essere Riserva di Biosfera è anche questo: un incubatore di idee e buone pratiche per il nostro territorio e per il mondo in una logica di sviluppo sostenibile e vivibilità.